Proposta di legge dell’on. Gero Grassi “Interventi straordinari per la sanità nel Mezzogiorno”

Proposta di legge dell’on. Gero Grassi “Interventi straordinari per la sanità nel Mezzogiorno”


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Gruppo Pd Camera dei Deputati
 
La proposta di legge intende predisporre una serie di misure per superare lo stato di precarietà in cui versa la sanità nel Mezzogiorno.
Il sistema sanitario italiano è caratterizzato da un divario evidente e, purtroppo, crescente tra il Nord e il Mezzogiorno del Paese. Molte regioni, nel tentativo di assicurare i livelli essenziali di assistenza, sono soffocate dai deficit accumulati nel corso degli anni e il mancato controllo della quantità, e soprattutto della qualità, della spesa rischia di ledere pesantemente il diritto costituzionale alla salute.
I dati più aggiornati dimostrano che nel Sud è minore la speranza di vita alla nascita e che è maggiore, rispetto al resto del Paese, la mortalità per malattie cardiovascolari, che costituisce la prima causa di morte. Per quanto riguarda la mortalità per tumori, alcune regioni del Sud, come la Campania, quantunque presentino un’incidenza della malattia inferiore rispetto alle regioni del Nord, registrano tassi di mortalità analoghi; questo a testimoniare che coloro che si ammalano di tumore nel Mezzogiorno hanno una probabilità di sopravvivere sensibilmente inferiore rispetto ad un cittadino del Nord…
 
 


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Gruppo Pd Camera dei Deputati

 
La proposta di legge intende predisporre una serie di misure per superare lo stato di precarietà in cui versa la sanità nel Mezzogiorno.
Il sistema sanitario italiano è caratterizzato da un divario evidente e, purtroppo, crescente tra il Nord e il Mezzogiorno del Paese. Molte regioni, nel tentativo di assicurare i livelli essenziali di assistenza, sono soffocate dai deficit accumulati nel corso degli anni e il mancato controllo della quantità, e soprattutto della qualità, della spesa rischia di ledere pesantemente il diritto costituzionale alla salute.
I dati più aggiornati dimostrano che nel Sud è minore la speranza di vita alla nascita e che è maggiore, rispetto al resto del Paese, la mortalità per malattie cardiovascolari, che costituisce la prima causa di morte. Per quanto riguarda la mortalità per tumori, alcune regioni del Sud, come la Campania, quantunque presentino un’incidenza della malattia inferiore rispetto alle regioni del Nord, registrano tassi di mortalità analoghi; questo a testimoniare che coloro che si ammalano di tumore nel Mezzogiorno hanno una probabilità di sopravvivere sensibilmente inferiore rispetto ad un cittadino del Nord.
Sul versante delle dotazioni finanziarie, negli ultimi anni, il settore sanitario si è caratterizzato per una diminuzione della spesa per investimenti; dato che rischia di diventare allarmante nel Sud a causa della presenza di strutture vecchie e obsolete e della carenza in molte di esse delle tecnologie a servizio della tutela della salute.
L’obiettivo della proposta di legge è la promozione dell’autosufficienza sanitaria del Mezzogiorno. Per conseguire tale obiettivo occorre un piano straordinario di azioni per sviluppare i servizi territoriali, per migliorare le strutture sanitarie e per dotarle delle tecnologie più avanzate. Gli interventi devono essere volti a promuovere l’eccellenza e l’alta specializzazione nei vari settori, nonché la formazione e la qualificazione del personale sanitario ad ogni livello.
Non è sufficiente lo stanziamento di risorse per raggiungere tali obiettivi. Occorre una specifica capacità di analisi dei problemi esistenti, una puntuale opera di programmazione, quindi il monitoraggio costante e la verifica delle azioni avviate e dei risultati ottenuti. A tale scopo la proposta di legge introduce un «monitoraggio continuo» dei progetti, attraverso il controllo costante del loro iter di approvazione e di realizzazione, nonché il monitoraggio dei risultati, da parte della «Cabina di regia»; non secondario in tale linea è l’obbligo della relazione annuale, da parte del Ministro della salute, al Parlamento sullo stato di attuazione delle misure previste nella legge.
Il finanziamento del piano straordinario di interventi in favore del Mezzogiorno muove dall’istituzione di un Fondo ad hoc le cui risorse sono stanziate sia dalla legge finanziaria, sia con l’accensione di mutui che le regioni interessate possono contrarre con la Banca europea per gli investimenti. Inoltre, ulteriori risorse, fino ad una quota del 40 per cento dei fondi disponibili, sono disposte dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) per la realizzazione o per l’acquisto di immobili da destinare a strutture da locare al Servizio sanitario nazionale o a centri per la riabilitazione e la cura degli infortunati sul lavoro.