Pressione fiscale: serve agire subito, non è possibile attardarsi con teoremi e discussioni

Pressione fiscale: serve agire subito, non è possibile attardarsi con teoremi e discussioni


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
L’impegno del Governo Monti, nel prossimo futuro, deve mirare a ridurre la pressione fiscale, che sta letteralmente stritolando le famiglie.
Sono in arrivo bollette più pesanti, alle quali si aggiungerà l’IMU, che andrà a gravare anche su chi la casa non la vive, perché è in una struttura per anziani, anche su chi è proprietario per lascito testamentale, ma vive il dramma della disoccupazione e su chi possiede un rudere in campagna, vissuto più come un peso da mantenere, che come un bene di lusso.
La pressione fiscale in Italia è tra le più alte d’Europa, così come la disoccupazione.
Non si può continuare a premere succo da un frutto ormai vuoto.
Le tasse pesano su tutti, imprese e lavoratori. Le prime chiudono, gli altri vanno a casa.
Le bollette continuano ad arrivare. Il potere d’acquisto è sempre più basso, tanto da dover scegliere al supermercato i prodotti di minore qualità, pur nella consapevolezza di non dare il meglio ai propri figli…
 
 
 


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
L’impegno del Governo Monti, nel prossimo futuro, deve mirare a ridurre la pressione fiscale, che sta letteralmente stritolando le famiglie.
Sono in arrivo bollette più pesanti, alle quali si aggiungerà l’IMU, che andrà a gravare anche su chi la casa non la vive, perché è in una struttura per anziani, anche su chi è proprietario per lascito testamentale, ma vive il dramma della disoccupazione e su chi possiede un rudere in campagna, vissuto più come un peso da mantenere, che come un bene di lusso.
La pressione fiscale in Italia è tra le più alte d’Europa, così come la disoccupazione.
Non si può continuare a premere succo da un frutto ormai vuoto.
Le tasse pesano su tutti, imprese e lavoratori. Le prime chiudono, gli altri vanno a casa.
Le bollette continuano ad arrivare. Il potere d’acquisto è sempre più basso, tanto da dover scegliere al supermercato i prodotti di minore qualità, pur nella consapevolezza di non dare il meglio ai propri figli.
Fortunatamente l‘inverno è alle spalle, ma va sottolineato che molti anziani non hanno acceso i termosifoni per non pagare le bollette ‘costosissime’.
Le tasse stanno ‘divorando’ gli italiani, che riducono al mimino i consumi facendo arretrare ancor più l’economia del Paese.
Gli stipendi in Italia sono tra i più bassi d’Europa, mentre l’evasione fiscale è, forse, la più alta dopo la Grecia.
La pressione fiscale così com’è, non è più sostenibile. Il Governo deve interrogarsi su come fare per riportare in auge quella parola che aveva dato tanta fiducia agli italiani: ‘equità’.
Oggi in Italia ci sono poche persone che stanno benissimo e molte persone che stanno malissimo. Dov’è l’equità? Dov’è la solidarietà sociale? Dov’ è la giustizia?
Su questa strada non si può proseguire a lungo o ci si ritroverà soli e senza sostegno.
E’ necessario attuare quanto prima le riforme. E’ necessario far ripartire lo sviluppo creando lavoro. Attardarsi su queste tematiche con discussioni e teoremi non traghetterà il Paese fuori dalla crisi.
Siamo così pressati dalle tasse e dalla disoccupazione che ogni barlume di luce può significare speranza, futuro. Apriamo quindi le porte alle riforme e lasciamo entrare il nuovo. Il vecchio, lo dimostrano i fatti ci porta a regredire in maniera esponenziale.