Politici di sinistra sul mercato. Il PD non ceda alle tentazioni del serpente

Politici di sinistra sul mercato. Il PD non ceda alle tentazioni del serpente

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
La tentazione è forte. Poter contare alle primarie sul voto di gruppi politici come Verdi, Socialisti, PRC e Comunisti italiani, affascina il segretario del PD Bersani, che ha il non facile compito di far crescere il Partito e portalo a diventare maggioranza nel Paese.
Bisogna, tuttavia, fare attenzione al serpente tentatore, perché se si mangia il frutto proibito inevitabilmente ci saranno conseguenze dolorose da sopportare.
Si ipotizza un ingresso nelle liste del PD di politici come Diliberto o Ferrero, schierati da sempre nella sinistra radicale. Meglio sarebbe stringere con loro accordi, permettendone l’ingresso in coalizione, lasciando ad ognuno l’autonomia decisionale che muove certamente da ideologie differenti, che possono in taluni casi coincidere, in altri stridere.
Inserire nelle liste del PD esponenti politici fortemente sbilanciati a sinistra, significherebbe snaturare la natura del Partito Democratico, nato dalla fusione di forze politiche moderate e democratiche.
 
 

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
La tentazione è forte. Poter contare alle primarie sul voto di gruppi politici come Verdi, Socialisti, PRC e Comunisti italiani, affascina il segretario del PD Bersani, che ha il non facile compito di far crescere il Partito e portalo a diventare maggioranza nel Paese.
Bisogna, tuttavia, fare attenzione al serpente tentatore, perché se si mangia il frutto proibito inevitabilmente ci saranno conseguenze dolorose da sopportare.
Si ipotizza un ingresso nelle liste del PD di politici come Diliberto o Ferrero, schierati da sempre nella sinistra radicale. Meglio sarebbe stringere con loro accordi, permettendone l’ingresso in coalizione, lasciando ad ognuno l’autonomia decisionale che muove certamente da ideologie differenti, che possono in taluni casi coincidere, in altri stridere.
Inserire nelle liste del PD esponenti politici fortemente sbilanciati a sinistra, significherebbe snaturare la natura del Partito Democratico, nato dalla fusione di forze politiche moderate e democratiche.
Ad ogni azione corrisponde una reazione e non si può non tener conto anche del fatto che   Ferrero ha deciso di lavorare in sinergia con l’ex brigatista Francesco Piccioni.
Nulla da eccepire dal punto di vista umano, sul reinserimento lavorativo di chi ha scontato la sua pena ed ha tutto il diritto di tornare ad avere una vita serena, ma è altrettanto comprensibile che pezzi importanti del PD si sono sempre schierati dalla parte delle vittime, avendo visto sacrificare uomini straordinari come Aldo Moro, Vittorio Bachelet, Piersanti Mattarella… e difficilmente oggi accetterebbero di condividere percorsi di crescita politica, con chi è stato dall’altra parte della barricata e non si è mai pentito
Il PD è un partito aperto, certo, ma ha le sue radici da salvaguardare ed una rotta da mantenere salda. Levare le vele e aprire il porto a tutti, potrebbe sortire l’effetto contrario a quello desiderato.
Ben vengano le alleanze, ma non si commetta l’errore commesso da Adamo ed Eva. Non si ceda alle tentazioni, senza pensare alle conseguenze future.