Più manifatturiero, più PIL

Più manifatturiero, più PIL


L’aumento di un 1% nel peso dell’industria eleva di 0,5% la crescita economica
 
Il manifatturiero è la “sala macchine” della crescita. Perché genera gran parte dei guadagni di produttività dell’intero sistema economico. Direttamente attraverso l’innovazione tecnologica applicata ai suoi processi e ai suoi prodotti e indirettamente attraverso l’utilizzo negli altri settori dei beni manufatti che incorporano tali innovazioni.
Il manifatturiero, inoltre, è il massimo diffusore di innovazione nel resto dell’economia perché è al crocevia di tutti i processi produttivi.
Dal manifatturiero, poi, provengono i beni esportabili che servono a pagare le bollette energetiche e alimentari e, in generale, a finanziare le importazioni di un paese povero di risorse naturali come è l’Italia.
Le stime del CSC confermano il ruolo cruciale del manifatturiero per la crescita economica dei paesi avanzati: l’aumento di un punto percentuale del suo peso sul totale dell’economia innalza di 0,5 punti percentuali il ritmo di incremento annuo del PIL.
In Italia, dunque, serve con urgenza una nuova politica industriale che rilanci con decisione l’attività manifatturiera e la metta nelle condizioni di competere con successo sia nelle produzioni in cui tradizionalmente si addensa il suo saper fare sia in quelle nei settori che sempre più guideranno l’innovazione tecnologica nei prossimi decenni. Solo così il Paese potrà ricollocarsi su un alto sentiero di sviluppo.
Il settore manifatturiero è il motore della crescita economica sostenibile. Dalla sua attività origina gran parte dei guadagni di produttività dell’intero sistema economico sia direttamente, attraverso le innovazioni applicate ai suoi processi di trasformazione e ai suoi prodotti, sia indirettamente, attraverso le innovazioni incorporate nei beni manufatti utilizzati nel resto dell’economia.