PD: Il gioco delle tre carte non ci interessa

PD: Il gioco delle tre carte non ci interessa

Nota dell’On. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali camera dei Deputati.
 
 “Questo vince, questo perde, attenti a questa alleanza, attenti a quell’altra”.
All’onorevole Antonio di Pietro che si affanna ad indicare al PD le strategie da mettere in atto, per costruire un’alternativa di Governo, capace di risollevare le sorti del Paese, dico che denigrare le altre forze politiche di opposizione, non servirà a far emergere maggiormente la sua…..

Nota dell’On. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali camera dei Deputati.
 
 
“Questo vince, questo perde, attenti a questa alleanza, attenti a quell’altra”.
All’onorevole Antonio di Pietro che si affanna ad indicare al PD le strategie da mettere in atto, per costruire un’alternativa di Governo, capace di risollevare le sorti del Paese, dico che denigrare le altre forze politiche di opposizione, non servirà a far emergere maggiormente la sua.
Chi non riesce a confrontarsi serenamente in politica, appare sempre come il fratello scomodo, polemico e pesante, con il quale difficilmente ci si confida, certi che la sua posizione ed i suoi consigli, saranno condizionati dal carattere permaloso e burrascoso, anche se infondo è buono.
Se alcune forze di Centro hanno deciso di condividere un percorso insieme e vogliono confrontarsi con il Centrosinistra, in particolar modo con il PD, l’Italia dei Valori non può chiedere che si chiudano le porte a questa possibilità di crescita ed allargamento. Così facendo si mostrerebbe più estremista e radicale di quanto non lo siano i suoi avversari politici.
Il partito Democratico pur essendo il partito più grande di Centrosinistra, con grande umiltà sta ascoltando tutti, sta valutando le proposte di tutti, sta costruendo una rete nella quale far convogliare ogni forza politica capace di attuare il cambiamento, senza preclusioni di sorta, senza alzare steccati, senza chiedere di sottoscrivere “patti di sangue”, perché tutto ciò soffocherebbe la democrazia.
Di Pietro invece chiede di assumere un atteggiamento di chiusura nei confronti dell’UDC e del costituendo Terzo Polo.
Se ci comportassimo così, non ci comporteremmo meglio di Berlusconi, che ha portato in auge la politica del “leaderismo”, soffocando il dialogo, il confronto, la discussione, che sono alla base della partecipazione democratica.
Il PD è democratico di nome e di fatto. Non vivrà questa stagione politica come il gioco delle tre carte: “questo vince – questo perde”.  Vivrà piuttosto i giorni che verranno incontrando tutte le forze politiche di opposizione per uno scambio di auguri e di auspici per il futuro, da concretizzare attraverso alleanze e condivisioni di progetti.