Partiamo dall’agricoltura per far ripartire lo sviluppo. Una legge per tutelare l’olio italiano.

Partiamo dall’agricoltura per far ripartire lo sviluppo. Una legge per tutelare l’olio italiano.


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Mercoledì, 21 marzo alle ore 10,30 al Centro Congressi Rospigliosi di Roma, alla presenza di  Massimo Gargano presidente Unaprol, Ermete Realacci presidente Symbola, Rosario Trafiletti di Federconsumatori, Sergio Marini presidente Coldiretti e Maurizio Servili Ordinario dell’Università di Perugia, verrà discussa una proposta di legge per tutelare l’olio d’oliva, considerato ‘patrimonio sociale, ambientale ed economico, che garantisce salute, lavoro e reddito agli italiani.’
Nell’occasione sarà presentato anche il primo studio sull’invasione dell’olio straniero in Italia nel 2011.
Considero l’iniziativa molto importante, perché finalizzata a tutelare l’alimento principe della dieta mediterranea, l’alimento più conosciuto al mondo con il marchio Made in Italy…


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

 
Mercoledì, 21 marzo alle ore 10,30 al Centro Congressi Rospigliosi di Roma, alla presenza di  Massimo Gargano presidente Unaprol, Ermete Realacci presidente Symbola, Rosario Trafiletti di Federconsumatori, Sergio Marini presidente Coldiretti e Maurizio Servili Ordinario dell’Università di Perugia, verrà discussa una proposta di legge per tutelare l’olio d’oliva, considerato ‘patrimonio sociale, ambientale ed economico, che garantisce salute, lavoro e reddito agli italiani.’
Nell’occasione sarà presentato anche il primo studio sull’invasione dell’olio straniero in Italia nel 2011.
Considero l’iniziativa molto importante, perché finalizzata a tutelare l’alimento principe della dieta mediterranea, l’alimento più conosciuto al mondo con il marchio Made in Italy.
L’Italia è il secondo produttore in Europa e nel Mondo dell’olio di oliva, con una produzione media di oltre 464 000 tonnellate, due terzi dei quali extravergine, con ben 41 denominazioni DOP riconosciute dall’Unione Europea.
La coltivazione dell’olivo nel nostro Paese è diffusa soprattutto nel sud 77,9%, nelle regioni del centro 9% e limitatamente a nord con il 2%.
Personalmente ritengo importantissimo pensare ad una legge finalizzata a tutelare l’olio italiano.
Non possiamo e non  dobbiamo consentire che il nostro olio perda il primato che gli compete per qualità organolettiche e sapiente tradizione secolare.
L’olivicoltura è per l’Italia un settore trainante. Non dobbiamo lasciarci scippare un pilastro della nostra economia. Dobbiamo imparare a meglio conservare la storia, le tradizioni che ci appartengono. Dobbiamo essere gelosi del patrimonio olivicolo costruito nei secoli dai nostri avi, tramandandolo alle future generazioni, arricchito.
Ben venga una legge finalizzata a tutelare l’olio d’oliva italiano e ne seguano altre per tutelare i prodotti sani e genuini della nostra agricoltura, che può rappresentare, senza ombra di dubbio, la carta vincente per far ripartire lo sviluppo economico nel Paese.