NORME SUL SOSTEGNO PUBBLICO ALL’EDITORIA

NORME SUL SOSTEGNO PUBBLICO ALL’EDITORIA

 

 

 

 

 

 

Il testo unificato dell’AC 3317 e dell’AC 3345, approvato in prima lettura alla Camera dei deputati il 2 marzo 2016, istituisce un nuovo Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione e delega il Governo a ridefinire la disciplina del sostegno pubblico all’editoria, della regolamentazione delle edicole, nonché quella relativa ai prepensionamenti dei giornalisti e al Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Il provvedimento è frutto del lavoro di sintesi e di confronto, anche da diverse posizioni, tra le forze politiche avvenuto nella prima in Commissione Cultura e Istruzione e poi nell’Aula della Camera dei deputati; interviene in modo complessivo sul sistema, innovando in modo importante la disciplina precedente e fissando alcuni temi. In particolare si rafforza il pluralismo attraverso il sostegno alla stampa locale, alle cooperative e agli enti no profit, si accelera il passaggio al digitale, si aiutano le start up che presentano dei progetti d’avanguardia, si interviene nella crisi delle edicole permettendo loro di diversificare i prodotti in vendita e investendo sulla loro innovazione. Le risorse saranno indirizzate al sostegno delle realtà medio-piccole, essendo esclusi oltre agli organi di partito anche i grandi gruppi quotati in borsa. Come evidenziato dal relatore Roberto Rampi (PD), i criteri ispiratori sono «quelli di una maggior trasparenza e una maggiore individuazione dei destinatari della piccola editoria, utilizzando e il criterio del no profit e delle cooperative di giornalisti». I finanziamenti sono resi proporzionali rispetto al numero di copie vendute, facendo cessare le storture del passato che vedevano ingenti risorse destinate a periodici che non vendevano. Inoltre saranno anche proporzionati alla capacità delle imprese di creare valore e nuovi posti di lavoro per I giovani. Infine si delega il Governo a riordinare il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti…

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