Monteforte riconfermato alla guida dell’Acquedotto pugliese

Monteforte riconfermato alla guida dell’Acquedotto pugliese

Prosegua sulla strada intrapresa, ponendo in cima agli obiettivi quello di far restare l’acqua pubblica.
 
Nota dell’on. Gero Grassi- Parlamentare Pugliese PD
 
Squadra vincente non si cambia. E’ proprio vero, se si lavora bene e si raccolgono risultati, non si può che essere riconfermati alla guida di realtà importanti per la collettività.
Ivo Monteforte è stato riconfermato alla guida dell’Acquedotto Pugliese come Amministratore Unico. 
L’incarico è stato rinnovato dall’Assemblea degli Azionisti, in seguito agli eccellenti risultati raggiunti nell’ambito del suo primo mandato 2007/2009….
 

Prosegua sulla strada intrapresa, ponendo in cima agli obiettivi quello di far restare l’acqua pubblica.
 
Nota dell’on. Gero Grassi- Parlamentare Pugliese PD
 
Squadra vincente non si cambia. E’ proprio vero, se si lavora bene e si raccolgono risultati, non si può che essere riconfermati alla guida di realtà importanti per la collettività.
Ivo Monteforte è stato riconfermato alla guida dell’Acquedotto Pugliese come Amministratore Unico. 
L’incarico è stato rinnovato dall’Assemblea degli Azionisti, in seguito agli eccellenti risultati raggiunti nell’ambito del suo primo mandato 2007/2009. 
Fermamente convinto che l’acqua è un bene di primaria necessità, che deve restare pubblico e non deve divenire strumento di business nelle mani di pochi, non posso che elogiare quanto fatto da Monteforte negli ultimi due anni per l’Acquedotto pugliese. Penso al risanamento delle condutture, al potenziamento della rete, alla riorganizzazione aziendale. 
Le perdite dell’Acquedotto pugliese si sono ridotte nel 2009 del 35%. E’ un risultato eccellente. Il fatturato è cresciuto del 4,3% rispetto al 2008, grazie ad un incremento dei ricavi per vendita di beni e servizi.
Monteforte ha dimostrato di saper agire per il bene dell’Acquedotto, della Puglia, della collettività. 
Il nostro augurio è quello di proseguire sulla strada intrapresa, avendo in cima agli obiettivi quello di far restare l’acqua pubblica, perché nessuno deve lucrare sulle necessità primarie dei cittadini.