Ministero dello Sviluppo Economico: risposta ad interrogazione su Sviluppo Italia Puglia

Ministero dello Sviluppo Economico: risposta ad interrogazione su Sviluppo Italia Puglia

Ministero dello Sviluppo Economico

OGGETTO: Interrogazione a risposta scritta n. 4.0 1606
In merito alle richieste degli Onorevoli interroganti, contenute nell’atto di sindacato ispettivo in oggetto, si rappresenta quanto segue.
La Legge 296/2006 (Legge Finanziaria 2007 arti, commi 460-463) ha attribuito al Ministero dello Sviluppo Economico il compito di definire, attraverso una specifica direttiva, priorità e obiettivi, in cui si articola la missione dell’Agenzia per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A (già Sviluppo Italia S.p.A), “nonché, il Piano di riordino e dismissioni delle partecipazioni societarie”.
E’ Agenzia, in attuazione di quanto previsto dall’ articolo 1, comma 461 della Legge su citata, ha predisposto il previsto “Piano di riordino” dell’Agenzia stessa e delle proprie partecipate, incluse le società regionali controllate dalla medesima.
Tale “Piano di riordino” è stato approvato con Decreto dei Ministero dello Sviluppo Economico in data 31 luglio 2007.
Le dismissioni, operate dall’ Agenzia, delle Società controllate, inclusa “Sviluppo Italia Puglia”, che formavano la rete regionale del Gruppo, prescindendo dai risultati economico-finanziari raggiunti, costituiscono adempimento del dettato normativo.
In questa ottica, in data 14 febbraio 2008, la società Sviluppo Italia Puglia S.p.A., il Ministero dello Sviiuppo Economico, la Regione Puglia e l’Agenzia hanno sottoscritto un protocollo d’intesa, finalizzato all’ acquisizione della Società da parte della Regione.
Quanto, poi, alle preoccupazioni espresse dagli Onorevoli Interroganti sulla situazione occupazionale, si segnala che le stesse sono state largamente condivise da tutti i soggetti coinvolti.
E’ con tali finalità, infatti, che in data 18 dicembre 2008, nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, si è svolta una riunione, con la partecipazione delle OO.SS., dell’ Agenzia, della Regione Puglia e di Sviluppo Italia Puglia, nel corso della quale, è stato
sottoscritto un accordo, finalizzato alla salvaguardia occupazionale.
In particolare nell’atto sottoscritto, su richiesta della Regione Puglia, l’Agenzia e Sviluppo Italia Puglia hanno concordato che si provvederà:
1. al mantenimento delle risorse attualmente impegnate a tempo indeterminato che, ad oggi, sono pari an. 35 unità;
2. all’assunzione a tempo indeterminato, della risorsa contrattualizzata dalla società regionale Finpuglia S.p.A., ed adibita allo svolgimento delle attività di coordinamento tecnico e supporto all’intemazionalizzazione, in collaborazione con “Sviluppo Italia Puglia
3. all’assunzione a tempo indeterminato del personale con contratto
atipico (tempo determinato, interinali, Co.Co.Pro) alla data del 29
giugno 2008;
4. a ritenere come criterio prioritario, nel caso in cui “Sviluppo Italia Puglia S.p.A” avesse la necessità di ampliare il proprio organico,
precedenti esperienze lavorative, svolte presso la medesima società dal 2006.
La Regione Puglia, infine, si è impegnata al mantenimento delle condizioni contrattuali e retributive in essere, previste dal CCNL dell’Agenzia, recependone eventuali e successivi rinnovi per almeno tre anni.
Tali impegni, rendono di fatto superati i timori espressi in ordine alla situazione occupazionale.
Quanto all’operatività degli strumenti di politica attiva del lavoro, si segnala che sono in corso di svolgimento iniziative di carattere normativo volte al rifinanziamento delle misure previste dal D.Lgs 185/2000, Titolo I e 11. (Incentivi all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego).

IL MINISTRO
Claudio Scajola
 

Ministero dello Sviluppo Economico

OGGETTO: Interrogazione a risposta scritta n. 4.0 1606

In merito alle richieste degli Onorevoli interroganti, contenute nell’atto di sindacato ispettivo in oggetto, si rappresenta quanto segue.
La Legge 296/2006 (Legge Finanziaria 2007 arti, commi 460-463) ha attribuito al Ministero dello Sviluppo Economico il compito di definire, attraverso una specifica direttiva, priorità e obiettivi, in cui si articola la missione dell’Agenzia per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A (già Sviluppo Italia S.p.A), “nonché, il Piano di riordino e dismissioni delle partecipazioni societarie”.
E’ Agenzia, in attuazione di quanto previsto dall’ articolo 1, comma 461 della Legge su citata, ha predisposto il previsto “Piano di riordino” dell’Agenzia stessa e delle proprie partecipate, incluse le società regionali controllate dalla medesima.
Tale “Piano di riordino” è stato approvato con Decreto dei Ministero dello Sviluppo Economico in data 31 luglio 2007.
Le dismissioni, operate dall’ Agenzia, delle Società controllate, inclusa “Sviluppo Italia Puglia”, che formavano la rete regionale del Gruppo, prescindendo dai risultati economico-finanziari raggiunti, costituiscono adempimento del dettato normativo.
In questa ottica, in data 14 febbraio 2008, la società Sviluppo Italia Puglia S.p.A., il Ministero dello Sviiuppo Economico, la Regione Puglia e l’Agenzia hanno sottoscritto un protocollo d’intesa, finalizzato all’ acquisizione della Società da parte della Regione.
Quanto, poi, alle preoccupazioni espresse dagli Onorevoli Interroganti sulla situazione occupazionale, si segnala che le stesse sono state largamente condivise da tutti i soggetti coinvolti.
E’ con tali finalità, infatti, che in data 18 dicembre 2008, nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, si è svolta una riunione, con la partecipazione delle OO.SS., dell’ Agenzia, della Regione Puglia e di Sviluppo Italia Puglia, nel corso della quale, è stato
sottoscritto un accordo, finalizzato alla salvaguardia occupazionale.
In particolare nell’atto sottoscritto, su richiesta della Regione Puglia, l’Agenzia e Sviluppo Italia Puglia hanno concordato che si provvederà:
1. al mantenimento delle risorse attualmente impegnate a tempo indeterminato che, ad oggi, sono pari an. 35 unità;
2. all’assunzione a tempo indeterminato, della risorsa contrattualizzata dalla società regionale Finpuglia S.p.A., ed adibita allo svolgimento delle attività di coordinamento tecnico e supporto all’intemazionalizzazione, in collaborazione con “Sviluppo Italia Puglia
3. all’assunzione a tempo indeterminato del personale con contratto
atipico (tempo determinato, interinali, Co.Co.Pro) alla data del 29
giugno 2008;
4. a ritenere come criterio prioritario, nel caso in cui “Sviluppo Italia Puglia S.p.A” avesse la necessità di ampliare il proprio organico,
precedenti esperienze lavorative, svolte presso la medesima società dal 2006.
La Regione Puglia, infine, si è impegnata al mantenimento delle condizioni contrattuali e retributive in essere, previste dal CCNL dell’Agenzia, recependone eventuali e successivi rinnovi per almeno tre anni.
Tali impegni, rendono di fatto superati i timori espressi in ordine alla situazione occupazionale.
Quanto all’operatività degli strumenti di politica attiva del lavoro, si segnala che sono in corso di svolgimento iniziative di carattere normativo volte al rifinanziamento delle misure previste dal D.Lgs 185/2000, Titolo I e 11. (Incentivi all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego).

IL MINISTRO
Claudio Scajola

Interrogazione dei deputati:
VICO, BELLANOVA, SERVODIO, LOSACCO, BOCCIA, RIA, GRASSI, MASTROMAURO, GINEFRA, BORDO, CONCIA e GAGLIONJE. –
Al Ministro dello sviluppo economico.
– Per sapere – premesso che:
la legge 27 dicembre 2006, n. 296, (legge finanziaria per il 2007), ha disposto, all’articolo 1, comma 461, la dismissione delle partecipazioni non strategiche dell’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa Spa (ex “Sviluppo Italia” ) e, per quanto riguarda le società regionali, ha previsto che la dismissione possa avvenire anche tramite la loro cessione alle regioni. La stessa disposizione ha fissato al 30 giugno 2008 il termine finale per il riordino delle partecipazioni della capogruppo; termine differito più volte, da ultimo al 31 dicembre 2008 (legge n. 31 del 2008 e legge n. 129 del 2008);
il decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248 (cosiddetto decreto milleproroghe), all’articolo 28, prevedeva che al fine di salvaguardare l’equilibrio economico e finanziario delle società regionali, le società regionali continuassero a svolgere le attività previste dai contratti di servizio con l’Agenzia nazionale in materia di autoimpiego e autoimprenditorialità (di cui al decreto legislativo n. 185 del 2000), vigenti all’atto del loro trasferimento alle regioni, fino al subentro di queste ultime nell’esercizio delle funzioni svolte dalla suddetta Agenzia in relazione a tali interventi;
per garantire la continuità nell’esercizio delle funzioni, l’articolo 28 disponeva, infine, che il Ministro dello sviluppo economico, con decreto di natura non regolamentare, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, d’intesa con la Conferenza permanente tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, definisse le modalità, i termini e le procedure per il graduale subentro delle regioni nelle funzioni svolte in materia di autoimpiego e autoimprenditorialità, che dovrà completarsi entro il 31 dicembre 2010;
ad oggi, il piano di riordino delle società regionali controllate dalla capogruppo è in una fase di stallo, in attesa di un provvedimento che definisca il passaggio degli strumenti, delle funzioni e delle risorse alle regioni;
il Presidente della Conferenza Stato-regioni e delle province autonome con lettera del 15maggio2008 indirizzata al Ministro dello sviluppo economico, onorevole Scajola, rilevava le difficoltà di diverse regioni a recepire le formulazioni del ministero relativamente agli aspetti di natura istituzionale e finanziaria criticando nel metodo e nel merito l’impianto proposto e invitando il Ministro a riavviare il confronto con le regioni al fine di individuare un chiaro percorso per mantenere in tutte le regioni del Mezzogiorno l’operatività degli strumenti per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità;
nelle more del suddetto provvedimento, ramministratore delegato di lnvitalia (ex Sviluppo Italia) ha proceduto alla liquidazione di diverse società regionali (Sviluppo Italia Calabria, Sviluppo Italia Sardegna il 23 settembre 2008) operanti nel Mezzogiorno con la messa in mobilità e successivo licenziamento di centinaia di lavoratori e con il venir meno di importanti strumenti per l’occupazione (come le forme di autoimpiego, previste dal decreto legislativo n. 185 del 2000) in quelle regioni;
il processo di ristrutturazione della ex Sviluppo Italia oggi Invitalia, ha avuto ed ha ancora come unico obbiettivo la cancellazione delle strutture operanti nelle sedi regionali del mezzogiorno e la salvaguardia della struttura centrale, con compiti, funzioni e risorse che dovevano essere trasferiti alle regioni: va sottolineata la gravità degli atti unilaterali posti in essere dalla società Invitalia (ex Sviluppo Italia) nei confronti della società regionale Sviluppo Italia Puglia, la quale si è vista esautorata del processo di valutazione degli strumenti di cui al decreto legislativo n. 185 del 2000 e, al contempo, continua a subire la riduzione del proprio organico nonostante gli ottimi risultati economico-finanziari conseguiti ed il contenimento degli organici perseguito in questi anni, organici che contano trentadue dipendenti su tre sedi (Bari, Taranto, Casarano) – oltre a ventidue contratti di lavoro interinale – che potrebbero continuare a gestire gli strumenti di politica attiva del lavoro e rappresentare un presidio efficace per le azioni di sviluppo poste in essere dal governo;
la Regione Puglia, con lettera prot. n. 01/09406 del 23 ottobre 2008 inviata dalla presidenza della Regione Puglia all’amministratore delegato di Invitalia ha richiesto che l’organico della società Sviluppo Italia Puglia sia confermato in 65 unità lavorative – con reintegro di ulteriori 8 lavoratori interinali – fino alla data del 31 dicembre 2008 nelle more della definizione del passaggio di proprietà da Invitalia alla Regione Puglia;
Invitalia, in risposta alla lettera summenzionata, ha invece confermato solo 22 lavoratori interinali limitandone la proroga alla data del 30 novembre 2008 e creando ulteriori disservizi alla società regionale e conseguentemente all’intero territorio della Regione Puglia;
nella stessa Regione Puglia sono presenti due incubatori (Taranto e Casarano) più altri due in start-up
Bari e Manfredonia e che queste importanti infrastrutture per lo start-up imprenditoriale (cosiddetto incubatore d’impresa) per la quale sono state spese svariate decine di milioni di euro di soldi pubblici e che a tutt’oggi attendono importanti lavori di manutenzione straordinaria e di ripristino degli organici per essere messi compiutamente al servizio delle imprese e del territorio pugliese;
al di là della nuova configurazione giuridica di Sviluppo Italia diventata Invitalia, il mancatò trasferimento di risorse alle regioni con gli strumenti previsti dal decreto legislativo 185 del 2000, titolo I e Il (fondi per il lavoro autonomo e l’autoimprenditorialità) impedisce alle regioni di farsi carico dei problemi del personale, rnediante anche collocazioni in enti, agenzie o società a partecipazione regionale (in Puglia tali risorse pernietterebbero il salvataggio di 65 posti di lavoro, non presentando la struttura problemi registrati in altre regioni del mezzogiorno, ma permettendo di salvaguardare importanti e qualificate professionalità e competenze) -:
se sia al corrente dei fatti esposti in premessa e, in particolare, della gravità degli atti unilaterali posti in essere dalla società Invitalia (ex Sviluppo Italia) nei confronti delle società regionali;
quali provvedimenti intenda adottare al fine di garantire, anche per le regioni del Mezzogiorno, l’operatività degli strumenti di politiche attive del lavoro, che oggi rischiano di scomparire in tali realtà territoriali.