Massoneria e PD. Non si può restare in silenzio per paura di perdere iscritti

Massoneria e PD. Non si può restare in silenzio per paura di perdere iscritti

Nota dell’on. Gero Grassi – parlamentare del Partito Democratico
Gustavo Raffi, gran Maestro del Grande Oriente d’Italia ed ex segretario locale del Partito repubblicano, in un’intervista afferma che i massoni del PD sarebbero oltre 4 mila su quasi 21 mila iscritti in 744 logge, concentrati in Toscana, Calabria, Piemonte, Sicilia, Lazio e Lombardia, con la maggiore densità assoluta a Firenze e Livorno.
A fronte di una dichiarazione così forte, il Partito Democratico ha il dovere di rispondere con un’azione che faccia chiarezza una volta per tutte.
Non si può stendere un velo di silenzio su una vicenda così delicata, per la paura di perdere iscritti.
 

Nota dell’on. Gero Grassi – parlamentare del Partito Democratico
Gustavo Raffi, gran Maestro del Grande Oriente d’Italia ed ex segretario locale del Partito repubblicano, in un’intervista afferma che i massoni del PD sarebbero oltre 4 mila su quasi 21 mila iscritti in 744 logge, concentrati in Toscana, Calabria, Piemonte, Sicilia, Lazio e Lombardia, con la maggiore densità assoluta a Firenze e Livorno.
A fronte di una dichiarazione così forte, il Partito Democratico ha il dovere di rispondere con un’azione che faccia chiarezza una volta per tutte.
Non si può stendere un velo di silenzio su una vicenda così delicata, per la paura di perdere iscritti.
Il consenso cala nel momento in cui un Partito non ha il coraggio di assumere decisioni forti per se stesso e per il Paese.
La vicenda massoneria, come si evince dalle dichiarazioni di Raffi, è tutt’altro che conclusa. Se non si ha la forza ed il buon senso di sviscerare il problema, i massoni  iscritti al PD continueranno ad aumentare, sminuendo il valore statutario di un Partito aperto, democratico, che lavorare per favorire l’ingresso delle donne in politica e sostiene quotidianamente battaglie sociali per tutti i cittadini.
Chi si iscrive ad associazioni segrete non può allo stesso tempo essere interprete autentico dei valori democratici del PD perché, è fin troppo evidente, condivide tesi ed ideologie chiuse e settarie.
Per questo motivo il segretario nazionale del PD deve intervenire con autorità, su una vicenda che rischia di generare grandissima confusione negli iscritti e negli elettori.
Il PD è un grande partito perchè discute liberamente di tutto mentre altri partiti tacciono con colpevolezza.