L’Ospedale San Paolo punta all’umanizzazione della cura

L’Ospedale San Paolo punta all’umanizzazione della cura


di Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
L’antico giuramento di Ippocrate chiede al medico di dichiarare che agirà sempre per il bene del malato. Un frase contenuta nel giuramento, pregna di significato è: “In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario e fra l’altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi.”
Dal IV secolo a. C ad oggi cosa è cambiato? Nulla o così dovrebbe essere.
La Direzione medica dell’Ospedale San Paolo di Bari vive il giuramento di Ippocrate come una regola da osservare sempre, in ogni occasione. Tutto deve essere fatto per il bene del malato ed in funzione dell’umanizzazione delle cure.
Sono molteplici le iniziative messe in atto dall’Ospedale San Paolo in questa direzione. Mi piace ricordarne alcune affinchè possano essere di esempio ad altri Presidi Ospedalieri…


di Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
L’antico giuramento di Ippocrate chiede al medico di dichiarare che agirà sempre per il bene del malato. Un frase contenuta nel giuramento, pregna di significato è: “In qualsiasi casa andrò, io vi entrerò per il sollievo dei malati e mi asterrò da ogni offesa e danno volontario e fra l’altro da ogni azione corruttrice sul corpo delle donne e degli uomini, liberi e schiavi.”
Dal IV secolo a. C ad oggi cosa è cambiato? Nulla o così dovrebbe essere.
La Direzione medica dell’Ospedale San Paolo di Bari vive il giuramento di Ippocrate come una regola da osservare sempre, in ogni occasione. Tutto deve essere fatto per il bene del malato ed in funzione dell’umanizzazione delle cure.
Sono molteplici le iniziative messe in atto dall’Ospedale San Paolo in questa direzione. Mi piace ricordarne alcune affinchè possano essere di esempio ad altri Presidi Ospedalieri.
‘Bollini Rosa’: avviato nel 2007, il Programma Bollini Rosa individua e premia gli Ospedali ‘vicini alle donne’. Gli ospedali aderenti all’iniziativa sono valutati e premiati con l’attribuzione da 1 a 3 bollini rosa, per i servizi offerti nei reparti che curano le patologie di interesse femminile.
I criteri per l’assegnazione dei bollini sono: presenza di Unità Operative che curano patologie femminili; appropriatezza del percorso diagnostico terapeutico; centralità della donna e tutela della sua dignità attraverso l’umanizzazione delle cure.
L’Ospedale San Paolo ha ottenuto nel 2011 il riconoscimento ‘bollino rosa’, che ha ritirato durante la premiazione del 15 dicembre 2011 presso la Sala delle Conferenze della Camera dei Deputati a Roma.  
‘La Forza e il Sorriso’: L’Ospedale San Paolo ha aderito al Progetto dell’Associazione ‘La Forza e il Sorriso’ che si propone di far ritrovare alle donne in terapia antitumorale il sorriso davanti allo specchio. Il progetto è realizzato nei locali adibiti allo screening mammografico della radiologia senologica diretta dalla dottoressa Ancona. E’ un programma gratuito e non medico. Non interferisce con le cure mediche e non intende sostituirsi ad esse. Gli esperti offrono la propria consulenza a titolo di volontariato. Attraverso incontri a piccoli gruppi di 6-8 donne, si impara in poche ore il make-up giusto e si provano nuovi trattamenti di bellezza.
‘Associazione Volontari Ospedalieri’: Sono circa 80 i volontari che operano nell’Ospedale San Paolo, appartenenti all’Associazione Ospedalieri. Si tratta non di medici ma di persone che dedicano parte del loro tempo a chi soffre. Prestano la loro attività prevalentemente con i piccoli ricoverati in Pediatria, con le donne cui è stata fatta la diagnosi di cancro della mammella e con i pazienti con particolari situazioni personali e familiari.
‘Donazione del Cordone Ombelicale’: Il cordone ombelicale contiene sangue ricco di cellule staminali. Una donna che decide di donarlo offre a tante persone malate una speranza in più per guarire. La Direzione medica del ‘San Paolo’ è sempre stata particolarmente sensibile a tale donazione. A tale scopo è stato definito un protocollo d’intesa con i Direttori delle Unità Operative di Ostericia e Ginecologia, Servizio Immunotrasfusionale, Direzione Medica e Volontari A.V.O. Presso il San Paolo sono effettuati circa 1400 parti l’anno. Si vuole raggiungere un risultato di donazione proporzionato al numero dei parti.
‘Progetto Solidaristico’: In occasione della Pasqua 2010 il San Paolo ha celebrato la giornata dedicata all’ammalato. I dipendenti si sono autotassati per acquistare un uovo di cioccolata per tutti i pazienti ricoverati. Grazie a tale progetto è stata anche realizzata ed inaugurata una classe della scuola Onneh in Nigeria intitolata all’ospedale San Paolo di Bari. L’ospedale ha aderito ad un progetto umanitario in favore dei bambini del Kenia.
‘Ospedale senza Dolore’: Il progetto ‘Ospedale senza dolore’ nasce dalle Linee guida della Conferenza Stato–Regioni del 24 maggio 2001 con l’obiettivo di cambiare abitudini e comportamenti degli operatori sanitari nei confronti del ‘fenomeno dolore’, a volte sottovalutato e considerato un evento ineluttabile. Nel corso dell’anno 2012 è previsto un corso per Dirigenti Medici che troppo spesso rivolgono poca attenzione al dolore. Il Corso si propone di sviluppare conoscenze finalizzate ad aumentare e migliorare le competenze di tutti gli operatori nel controllo del dolore.
Il bisogno di salute dei cittadini non può essere soddisfatto fornendo soltanto farmaci e attrezzature. Bene fa il ‘San Paolo’ a puntare sull’umanizzazione della cura.
Il medico statunitense Patch Adams ogni anno organizza gruppi di volontari per recarsi presso vari ospedali di diversi Paesi del mondo, travestiti da clown, con l’obiettivo di far riscoprire l’umorismo agli ammalati. È da tutti conosciuto come l’ideatore della terapia del sorriso. E’ da tutti apprezzato per i risultati che riesce a raggiungere.
Il ‘San Paolo’ con le sue tante iniziative tese a sconfiggere la sensazione del dolore e a generare più serenità nei malati, è un ospedale di riferimento per la medicina che vuol prendersi cura del corpo e dell’anima.
Sarebbe auspicabile che molti altri ospedali di Puglia seguano l’esempio del ‘San Paolo’, perché ogni sofferenza può essere meglio superata, se la si affronta con lo spirito giusto.