L’Onorevole Gero Grassi, con un ordine del giorno presentato alla Camera, ha chiesto oggi al Governo

L’Onorevole Gero Grassi, con un ordine del giorno presentato alla Camera, ha chiesto oggi al Governo

L’onorevole Gero Grassi ha presentato quest’oggi alla Camera dei Deputati, un ordine del giorno in materia di sanità teso a sottolineare le difficoltà a cui potrebbero andare incontro i cittadini, se il Governo non accompagnerà ai tagli previsti, politiche volte a porre al centro del sistema sanitario la medicina territoriale e l’attenzione per il paziente.  
La legge di Stabilità presentata dal Governo contiene misure, la cui sostenibilità da parte delle Amministrazioni pubbliche, con i tagli previsti, potrebbe tradursi in slittamenti nel tempo di pagamenti, nella formazione di debiti, nella riduzione della funzionalità della pubblica Amministrazione e dei servizi ai cittadini.
Si tratta, di misure che avranno effetti recessivi e porteranno ad una riduzione del tasso di crescita del PIL pari a 0,5 punti percentuali nel periodo di riferimento 2010-2012…..

L’onorevole Gero Grassi ha presentato quest’oggi alla Camera dei Deputati, un ordine del giorno in materia di sanità teso a sottolineare le difficoltà a cui potrebbero andare incontro i cittadini, se il Governo non accompagnerà ai tagli previsti, politiche volte a porre al centro del sistema sanitario la medicina territoriale e l’attenzione per il paziente.  
La legge di Stabilità presentata dal Governo contiene misure, la cui sostenibilità da parte delle Amministrazioni pubbliche, con i tagli previsti, potrebbe tradursi in slittamenti nel tempo di pagamenti, nella formazione di debiti, nella riduzione della funzionalità della pubblica Amministrazione e dei servizi ai cittadini.
Si tratta, di misure che avranno effetti recessivi e porteranno ad una riduzione del tasso di crescita del PIL pari a 0,5 punti percentuali nel periodo di riferimento 2010-2012;
Per quanto attiene al settore della sanità, anche questo è caratterizzato solo da tagli o da mancati rifinanziamenti, primo fra tutti l’Istituto Superio di sanità a cui gli vengono decurtati 5 milioni di euro; la lotta al randagismo che prevede solo uno stanziamento pari a 0,7 milioni rispetto ai 3,4 dello scorso anno; le somme destinate alle regioni e alle province autonome per la procreazione medicalmente assistita ridotte a solo 1,2 milioni di euro e ancora il non sufficiente finanziamento delle risorse relative alle somme per la liquidazione delle transazioni da stipulare con i soggetti emotrasfusi, danneggiati da sangue infetto o emoderivati infetti che abbiano instaurato azioni di risarcimento danni. Decurtazioni subisce anche l’Agenzia Italiana del Farmaco.
A tutto questo bisogna aggiungere il fatto che il nuovo DPCM sui Livelli essenziali d’assistenza, dopo la revoca di quello del 2008 non è stato ancora emanato.
Il mancato aggiornamento dei LEA da almeno due anni sta avendo gravi ripercussioni sui cittadini, in particolar modo quelli più deboli che si sono visti costretti in tutto questo tempo a far fronte da soli alle mancate ed auspicate novità previste nel 2008 e mai entrate in vigore, quali il nuovo “nomenclatore Tariffario delle Protesi dei Presidi e degli Ausili”, l’aggiornamento dell’elenco delle malattie croniche e rare esentate dal pagamento del ticket, l’introduzione del vaccino anti papilloma virus contro il cancro alla cervice uterina, l’analgesia epidurale che consente di partorire senza dolore, la diagnosi neonatale della sordità congenita e della cataratta congenita, il potenziamento dell’assistenza odontoiatrica attraverso la visita di controllo per tutti e il trattamento delle urgenze, le cure domiciliari soprattutto per i malati nella fase terminale, i servizi socio sanitari come i consultori familiari, i centri di salute mentale, i servizi di neuropsichiatria per i minori, i servizi per i disabili gravi e quelli per le persone con dipendenze patologiche.
A fronte di tutto ciò e atteso che l’invecchiamento della popolazione e la prevalenza delle malattie croniche rendono obsoleto un si­stema sanitario “ospedalocentrico”, in un ottica di razionalizzazione dei costi sanitari, è stato chiesto al Governo un impegno per l’incentivazione di politiche volte a porre al centro del sistema sanitario la medicina territoriale centrata sul pazien­te, suoi bisogni e in cui il momento della cura sia integrato con quello della promozione della salute e della prevenzione delle malattie, sul lavoro in team e in grado di assicurare, at­traverso strutture dedicate, presa in carico, conti­nuità di cura e integrazione socio-assistenziale.
Il Governo prima del voto sulla Legge di Stabilità ha assunto l’impegno di valutare l’opportunità di rispondere positivamente alle osservazioni poste dall’on. Gero Grassi.