L’Italia resta la culla della cultura

L’Italia resta la culla della cultura


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
Secondo l’Istat in Italia nel 2011 si è letto poco, ma la cultura resta sempre alta.
Si riducono i numeri dei libri pubblicati e letti, ma sono aumentate le visite nei musei.
Il cinema resta in cima alle preferenze ed è positivo il trend per tutti gli spettacoli dal vivo: rappresentazioni teatrali, concerti, avvenimenti sportivi compresi.
Oltre 37 milioni e 337mila persone hanno visitato, nel 2010, i 424 luoghi di antichità e arte, di cui 208 musei e gallerie e 216 monumenti e aree archeologiche, presenti nel nostro Paese, con un incremento rispetto all’anno precedente di circa 5 milioni in più. Un bel risultato…


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
Secondo l’Istat in Italia nel 2011 si è letto poco, ma la cultura resta sempre alta.
Si riducono i numeri dei libri pubblicati e letti, ma sono aumentate le visite nei musei.
Il cinema resta in cima alle preferenze ed è positivo il trend per tutti gli spettacoli dal vivo: rappresentazioni teatrali, concerti, avvenimenti sportivi compresi.
Oltre 37 milioni e 337mila persone hanno visitato, nel 2010, i 424 luoghi di antichità e arte, di cui 208 musei e gallerie e 216 monumenti e aree archeologiche, presenti nel nostro Paese, con un incremento rispetto all’anno precedente di circa 5 milioni in più. Un bel risultato!
Aumentano del 40% i visitatori degli Istituti a ingresso gratuito. E’ molto più contenuta la crescita dei visitatori degli Istituti a pagamento +6%.
Questo dimostra che gli italiani hanno fame di cultura, ma si orientano verso le proposte che non impongono costi. Scelta obbligata per le famiglie in un momento storico difficile.
E’ bello constatare, tuttavia, che i musei e le aree archeologiche del ‘bel Paese’ non temono la crisi e continuano ad affascinare e a suscitare grande interesse nelle generazioni che si avvicendano.