Le primarie a Genova non possono considerarsi un capitolo chiuso per il PD

Le primarie a Genova non possono considerarsi un capitolo chiuso per il PD


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

Quando si partecipa alle primarie è dovere di chi perde sostenere chi ha vinto. Condivido pienamente questo concetto, ma aggiungo anche che è dovere di chi perde fare un’analisi attenta dell’accaduto, per capire dove si è sbagliato. Il PD non può considerare le primarie un capitolo chiuso e andare avanti. 
Le Primarie a Genova hanno registrato un calo dei votanti, ciò dimostra che la politica attiva e partecipata inizia a non catalizzare più l’attenzione dei cittadini. Interroghiamoci sul perché ed invertiamo la rotta. 
La linea politica del PD è giudicata dai cittadini poco chiara e poco incisiva… 
 


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

Quando si partecipa alle primarie è dovere di chi perde sostenere chi ha vinto. Condivido pienamente questo concetto, ma aggiungo anche che è dovere di chi perde fare un’analisi attenta dell’accaduto, per capire dove si è sbagliato. Il PD non può considerare le primarie un capitolo chiuso e andare avanti. 
Le Primarie a Genova hanno registrato un calo dei votanti, ciò dimostra che la politica attiva e partecipata inizia a non catalizzare più l’attenzione dei cittadini. Interroghiamoci sul perché ed invertiamo la rotta. 
La linea politica del PD è giudicata dai cittadini poco chiara e poco incisiva.
Il PD si allea con la Sinistra ma sostiene il Governo Monti e sul territorio crea alleanze a macchia di leopardo. Quale garanzia il PD può offrire ai suoi elettori con questa situazione frammentaria e disomogenea?
Infine una considerazione circoscritta alle primarie nella città di Genova. Il PD porta a primarie il Sindaco uscente. L’elettorato lo boccia. Di fatto il popolo delle primarie ha bocciato un’esperienza amministrativa, ritenuta, evidentemente, non proficua per la città.
Per questo motivo è semplicistico dire dobbiamo andare avanti e sostenere il candidato che ha vinto. E’ più giusto dire sosteniamo lealmente il candidato che ha vinto le primarie ma interroghiamoci sul fallimento che i democratici liguri hanno sancito con il loro voto. 
Al Partito serve più confronto, più coesione, maggiore capacità di aggregazione e volontà reale di aprirsi ad alleanze larghe e costruttive. 
Al PD serve una linea politica nuova, più forte e più inclusiva.