LA STAMPA – La lotta di Gianna racconta l’ Italia

LA STAMPA – La lotta di Gianna racconta l’ Italia

Librando
Gianluca Mercadante
 
LA LOTTA DI GIANNA RACCONTA L’ITALIA
 
Che a Vercelli si scriva molto è fuor di dubbio, ma là nostra è una città in generale attenta alla lettura, che spesso ospita scrittori non necessariamente “indigeni”, i quali, raccontando vicende ambientate altrove, coinvolgono a maggior ragione sguardi estranei e al contempo analoghi.
E’ quanto accade leggendo «Gianna: lotta di una Donna» (Ed. Cooperativa Culturale R.T.S., pp. 262, C 15), di Gero Grassi, presentato in città di recente.
Terlizzi, provincia di Bari, è sia la località natia dell’autore che l’angolo di mondo cui approda la protagonista, Gianna Ciarchi, dopo essere rimasta orfana nel Polesine, al nord, durante l’alluvione del ’51.
La narrazione inizia un istante prima, nell’immediato Dopoguerra, e termina nel 1996, andando a completare un arco di tempo che va dagli anni Venti alla fine del Novecento italiano, raccontato da Grassi in tre diversi romanzi. Impresa che gli
riesce proprio perché i1 microcosmo di Terlizzi pian piano si trasforma in una piccola Italia: se di primo acchito, infatti, i grandi avvenimenti storici, visti da lì, sembrano lontani, ben presto un’onda anomala di cambiamenti, che riguardano tutto e tutti, travolge senza scampo i vari personaggi. Cosa che accade anche fuori da un libro, e da confini familiari, ma non sempre ci viene raccontato.