LA REPUBBLICA – PD, un circolo irpino iscrive Grillo ma il partito conferma: è fuori

LA REPUBBLICA – PD, un circolo irpino iscrive Grillo ma il partito conferma: è fuori

Pd, un circolo irpino iscrive Grillo ma il partito conferma: è fuori
Repubblica — 18 luglio 2009   pagina 14   sezione: POLITICA INTERNA
ROMA – Una tessera del Pd in qualche modo gli viene recapitata. A sorpresa, dalla remota Irpinia. E tanto basta a Beppe Grillo per tornare alla carica della segreteria pd e a minacciare, se diventerà segretario, «di cacciare mille notabili, fra i quali Bassolino». Accade nel giorno in cui Ignazio Marino parla a una platea gay per annunciare il suo sì alle coppie di fatto e alle adozione dei single. Ma è il cybercomico a tornare protagonista. I circoli di Arzachena in Sardegna e Sant’ Ilario in Liguria gli avevano negato l’ iscrizione, ma non sarà ora neppure la tessera numero 40 del Martin Luther King di Paternopoli, provincia di Avellino, a spalancargli le porte della candidatura alla guida dei democratici. L’ iscrizione è «priva di validità», fanno sapere i vertici gelando gli entusiasmi del cyber-comico. Grillo fa sapere che con quella tessera, nonostante il no dei vertici, andrà comunque a parlare al congresso. Mario Adinolfi, altro candidato alla segreteria, riproporrà la sua questione il 21 luglio in direzione nazionale. Ma per i piani alti del partito il caso è chiuso. Gero Grassi ricorda come la commissione di garanzia abbia già escluso «all’ unanimità» il tesseramento di Grillo. Porte chiuse anche dal segretario regionale campano Iannuzzi. «Siamo un partito serio e non si può entrare buttando giù il portone e con un piccone in mano» è la metafora che usa Pierluigi Bersani. «Grillo non è pronto a condividere i nostri valori» taglia corto anche Debora Serracchiani, sponsor di Franceschini. Ciclone Grillo a parte, c’ è un dibattito congressuale ormai entrato nel vivo. Pierluigi Bersani incassa il sostegno di Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma. Per l’ ex ministro anche la sinistra Pd ed Enrico Letta, che chiude la sua iniziativa «cento giorni al nuovo Pd» sostenendo che il partito dovrà essere «autonomo, autorevole e ambizioso». Per Franceschini, invece, oltre 400 tra dirigenti e amministratori locali del partito, sindaci, presidenti provinciali, coordinatori. Micromega si schiera con Ignazio Marino e il chirurgo, parlando al Gay Village, sfida Franceschini e Bersani a inserire nei programmi la legge per le coppie di fatto e il sì alle adozioni dei single. «Io sono per approvare una legge che permette l’ adozione ai single», dice il chirugo. Più sfumato invece sull’ adozione di un bambino da parte di coppie gay. «Anch’ io – dice Marino – avevo qualche pregiudizio, ma quando ho visto a Filadelfia bambini felici e la loro vita con genitori omosessuali ho cambiato radicalmente idea». L’ adozione di bambini da parte di coppie gay in Italia è «un argomento da affrontare non con criteri ideologici, ma da valutare con attenzione scientifica». E ai suoi concorrenti Bersani e Franceschini dice: «Occorre chiarezza sui diritti civili». E persone come la teodem Paola Binetti «preferirei che le lasciassimo fuori dal partito». – CARMELO LOPAPA LUCIANO NIGRO