La Puglia riduce i consiglieri regionali. Sia di esempio alle altre regioni

La Puglia riduce i consiglieri regionali. Sia di esempio alle altre regioni

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
La Regione Puglia lancia un monito: i costi della politica non possono continuare a crescere, mentre gli italiani tirano la cinghia. Decide, così, di dare un segnale concreto, riducendo il numero dei consiglieri, che dal 2015 torneranno ad essere 60, come nel 2000, quando la Giunta di Centrodestra apportando modifiche allo Statuto, fece salire il numero di 10 unità.
La Puglia è balzata agli onori della cronaca per i debiti contratti in sanità. Sarebbe giusto che ora facesse notizia per una decisione di responsabilità….

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
La Regione Puglia lancia un monito: i costi della politica non possono continuare a crescere, mentre gli italiani tirano la cinghia. Decide, così, di dare un segnale concreto, riducendo il numero dei consiglieri, che dal 2015 torneranno ad essere 60, come nel 2000, quando la Giunta di Centrodestra apportando modifiche allo Statuto, fece salire il numero di 10 unità.
La Puglia è balzata agli onori della cronaca per i debiti contratti in sanità. Sarebbe giusto che ora facesse notizia per una decisione di responsabilità.
Si era partiti con l’idea di ridurre il numero dei consiglieri di 20 unità e sarebbe stata cosa buona e giusta!!
Si deve fare in modo che i tagli non facciano soffrire la democrazia, la partecipazione e la crescita della regione. Tutto deve essere commisurato alle necessità del territorio e dei cittadini. Eccedere in un senso o nell’altro non provoca benefici a nessuno, fa clamore, fa scalpore ma….desta sicuramente dubbi ed incertezze.
La Puglia ha optato per una riforma possibile e non di facciata. L’augurio è quello che altre regioni d’Italia ne seguano l’esempio e si parli del Sud descrivendone la laboriosità, l’intelligenza e la lungimiranza, spesso offuscate da campanilismi leghisti.