“La pace non è solo il silenzio delle armi, ma comunione”

 

La Camera ha ratificato il Trattato sul commercio delle armi, adottato dall’ONU il 2 aprile 2013. Dopo Islanda e Guyana l’Italia compie un gesto di grande responsabilità.

Intervenendo in Aula l’on. Gero Grassi, Vicepresidente del Gruppo PD, ho sottolineato come nel Trattato manchi la pars costruens dell’idea di pace.

Non basta regolamentare l’uso delle armi, si deve avere una idea precisa di pace mettendo in atto comportamenti tesi a non costruire le armi e a destinare a scuola, sanità, lavoro, sviluppo la immensa quantità di danaro che nel mondo serve per costruire le armi. Si tratta di 80 miliardi di dollari solo per le armi convenzionali.

Citando don Tonino Bello, Vescovo in odore di santità, l’on. Gero Grassi ha affermato che “La pace non è solo il silenzio delle armi, ma comunione”.

Bene ha fatto l’Italia assumendo una posizione pacifista sulla Siria, ma ora si deve avere coraggio ed osare inserendo nella politica del mondo intero, l’idea di pace che è crescita umana e sviluppo sociale.