LA NUOVA CITTA’ – Centro Sacro Cuore di Gesù un ponte tra chiesa e casa

LA NUOVA CITTA’ – Centro Sacro Cuore di Gesù un ponte tra chiesa e casa

Centro”Sacro Cuore di Gesù” un ponte tra chiesa e casa

 
La redazione ha ritenuto particolarmente significativo l’intervento dell’arciprete Michele Cipriani in occasione dell’inaugurazione della Biblioteca e della consegna del Centro Sociale “Sacro Cuore di Gesù” al vescovo e alla parrocchia. Sono state ben evidenziate le finalità del Centro e i criteri educativi che rappresentano uno strumento per un futuro della Chiesa a Terlizzi. Un giorno importante per la vita sociale e religiosa di Terlizzi”.
Un ringraziamento: al Signore che ha ispirato la costruzione e ha sostenuto tino alla conclusione, al sere. Antonio Azzollini che legittimamente e disinteressatamente ne ha reso l’attuazione; a tutti i volontari, collaboratori e corresponsabili per 40 anni in Cattedrale e per due anni al Centro, rendendo funzionale la struttura, promuovendo e coordinando iniziative, attività varie e molteplici.
A conclusione dei lavori, il Centro viene consegnato al vescovo e alla parrocchia concattedrale, che è proprietaria dell’immobile, ma nella gestione e nei servizi è aperto alla città.
Il Centro è nato per contribuire a passare dalla indifferenza e dalla delega alla partecipazione, dal solo retribuito al gratuito volontarie qualificato e responsabile, dall’individualismo alla condivisione per una convivenza sociale più civile e cristiana della società. Il Centro e l’Associazione non hanno fini di lucro e sono apolitici (art. 3 delle statuto).
Nel rispetto della propria identità, il Centro collabora con le altre agenzie educative per la crescita civile e religiosa del paese. Il logo ne sintetizza l’identità. Una casa distinta dalla chiesa, che accoglie familiarmente chiunque, specialmente gli estranei, gli avversari, i lontani dal recinto ecclesiale, soprattutto la famiglia e i giovani, allargando la formazione umana a quella soprannaturale nella Chiesa. Dal Centro alla Chiesa un arcobaleno di pace per un futuro migliore.
Gli ambienti sono progettati e arredati per raggiungere questo obiettivo.
L’ingresso ad arco, la reception e la segreteria per accogliere; la biblioteca per conoscere, approfondire e motivare; il teatro per riunirsi e socializzare; la cappella con al centro l’altare, il tabernacolo e la vetrata, opera di Giovanni Morgese. Al primo piano un punto di appoggio per il sacerdote e/o l’animatore per aiutarlo ad esserci a tempo pieno e non occasionalmente. Accanto, la sala della direzione con tavolo ovale per elaborare con il direttivo e i responsabili di laboratorio i progetti; la sala per la catechesi perché il Centro non si riduca a semplice luogo di incontro “per perdere tempo” e/o a luogo per imparare l’arte a basso costo. Nel seminterrato: un grande salone per riunire le famiglie in iniziative per grossi gruppi e altri laboratori.
Al pianoterra, all’esterno tre crampi da gioco e il giardino per accogliere i giovani e le famiglie. Un Centro quindi, progettato non come dependance ma come integrativo dell’attività pastorale detta parrocchia: un sogno finalmente realizzato, un luogo adeguato per ritiri spirituali, sport, teatro, incontri ma anche aperto al territorio.
L’azione pastorale è prevalentemente ripiegata su fanciulli o anziani; più al femminile che al maschile, attenta soprattutto al culto quando non è culturalismo. Le grandi ricorrenze liturgiche rispecchiano questa realtà sociologica che non ha futuro.
Il Centro sociale ‘S. Cuore di Gesù” è una piccola risposta a questa necessità di futuro, è una sfida alta nostra chiesa: formare e corresponsabilizzare i laici, annunciare Cristo anche ai non praticanti, collaborare in comunione con le altre agenzie educative, (prossimamente anche con il MAT), per la promozione integrale di ogni cittadino e del paese.
All’inizio del progetto del Centro, che costa preghiere, (anche di monasteri di clausura), sudore, salute e soldi, di fronte alle difficoltà
ostacoli grandi, ho detto confidenzialmente al Signore: se ci tieni, pensaci Tu!
Nel consegnare con gioia l’opera, ripeto con la stessa confidenza la medesima preghiera: per vincere la sfida  dell’emergenza educativa, pensaci Tu, moltiplica, guida e sostieni tutti gli operatori.
Michele Cipriani
 
La biblioteca dispone di oltre 3mila titoli, riguardanti argomenti di ordine religioso, storico, filosofico-pedagogico, artistico e scientifico e un rilevante numero di supporti audiovisivi. I testi sono archiviati in un data base informatico tenuto costati tenente aggiornato, che ne gestisce ingressi ed uscite. La disponibilità dei testi può essere verificata in rete sul sito wwwsacrocuoreterliz.altervista.org. Ulteriori chiarimenti all’indirizzo di posta elettronica arcmcipriani@libero.it. Gli utenti possono visionare i testi in loco o chiederli in prestito.La biblioteca è aperta il martedì e giovedì dalle 18 alle 20.