LA NAZIONE – Nasce il fondo per i disabili

LA NAZIONE – Nasce il fondo per i disabili

Perugia –
LA PROPOSTA-LEGGE AFFRONTATA IN PARLAMENTO. OGGI SEMINARIO A PERUGIA
Nasce il fondo per i disabili
Servirà a tutelare i non autosufficienti rimasti senza famiglia
 
SONO PARECCHIE decine di migliaia gli umbri colpiti da gravi disabilità. Le famiglie e la società (con strutture articolate) provvedono come e quanto possono. Ma c’è un problema futuro che assilla ancor più del presente: che sarà dei soggetti non autosufficienti quando i familiari più stretti verranno naturalmente a mancare? A questo interrogativo si cercherà di – dare qualche risposta oggi, nel corso del Seminario di studio che si terrà a palazzo Graziani, sede – della Fondazione della Cassa di Risparmio. Sotto analisi un progetto di legge stato- scritto coralmente da ogni parte politici Lo illustrano i parlamentari Gero Grassi (Pd) e Rocco Girlanda (Pdl). E’ semplice e coinvolgente la riflessione di partenza: «L’assistenza dei soggetti portatori di handicap dopo la morte dei loro genitori è ormai un bisogno di cui farsi ca±0. Un modo per garantire ai genitori la salvaguardia delle cure necessarie può essere rèalizzata attraverso l’istituzione di un patrimonio separato a favore dell’erede disabile».
Come realizzare questa ipotesi? La proposta di legge prevede che un soggetto possa costituire un patrimonio vincolato allo scopo di favorire l’autosufficienza economica dei portatori di handicap grave, ovvero di consentire il mantenimento, l’istruzione e il sostegno economico dei discendenti. La nuova formulazione consentirebbe ai parenti più stretti del disabile di affidare i beni della futura sussistenza ad un soggetto di fiducia senza transitare attraverso il passaggio del giudice tutelare. Il che significherebbe che il non autosufficiente, senza perdere la propria personalità giuridica, resterebbe, attraverso il gestore del patrimonio separato (agente a titolo gratuito), capace di prendere decisioni autonome. Certamente questo tipo di amministrazione svincolata non dovrebbe sottrarsi alle verifiche di un’Authority eventualmente organizzata da tanti soggetti interessati- al buon andamento della situazione. La norma proposta prevede che possano essere nominati gestori anche i precedenti amministratori di sostegno, le Fondazioni e le Associazioni di promozione sociale. In Umbria i progressi registrati negli anni recenti a tutela dei soggetti svantaggiati si devono anche a Quinto Marchetti (impegnato in prima linea per problemi affettivi) all’avvocato Giancarlo Zuccaccia che prima si adoperò perché la Fondazione della casa di Risparmio elargisse un concreto contributo economico, poi divenne uno dei protagonisti del gruppo ‘Madre-coraggio”, presieduto da Maria Giovanna Galli. Da allora, anche per le intese maturate con la Regione, cure sanitarie e reinserimento sociale sono progrediti non poco.