LA LEGGE SUL “DOPO DI NOI”

LA LEGGE SUL “DOPO DI NOI”

  La Camera dei deputati, il 14 giugno 2016, ha definitivamente approvato la legge in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare, più comunemente conosciuta come legge sul “dopo di noi”.  Questa legge introduce misure che tutelano i disabili gravi non solo nel periodo di vita successivo alla scomparsa dei genitori (dopo di noi), ma già durante l’esistenza in vita dei genitori attraverso la progressiva presa in carico della persona interessata (durante noi). Si tratta in particolare di misure che aumentano le tutele e  potenziano i diritti delle persone disabili, muovendosi nel solco dell’articolo 19 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità che riconosce l’eguale diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella comunità, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, e di scegliere dove e con chi vivere. A tal fine, la legge prevede anche un Fondo che finanzierà, tra gli altri, lo sviluppo di  programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile delle persone disabili. Per la prima volta vengono stanziate risorse strutturali per politiche  di aiuto concreto e misure integrate che mettono la persona disabile al centro di un progetto individuale. Non si tratta quindi di uno spot e le risorse messe in campo per il triennio (2016-2018) sono complessivamente 270 milioni, tra il Fondo e le agevolazioni fiscali. Nelle parole della relatrice Elena Carnevali (PD) «questa legge si rivolge alle persone, si preoccupa di assicurare un futuro durante l’esistenza dei genitori, riconoscendo il diritto all’autodeterminazione. Lo Stato si assume una responsabilità pubblica nelle pratiche sociali, una responsabilità in capo principalmente alle regioni e agli enti locali, in attesa di quella modifica del Titolo V contenuta nella riforma costituzionale, che riporta a rango dell’interesse nazionale le politiche sociali».   

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