LA LEGGE EUROPEA 2017

LA LEGGE EUROPEA 2017

La legge europea rappresenta uno strumento particolarmente qualificante del processo di partecipazione dell’Italia all’adempimento degli obblighi e all’esercizio dei poteri derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea, in quanto contiene norme volte a prevenire l’apertura, o a consentire la chiusura, di procedure di infrazione, nonché, in base ad una interpretazione estensiva del disposto legislativo, anche norme volte a permettere l’archiviazione dei casi di pre-contenzioso, nell’ambito del cosiddetto sistema EU-Pilot1. A partire dal 2013, le Camere hanno approvato quattro leggi europee, praticamente una legge per ciascun anno di legislatura, garantendo un’attività parlamentare costante che ha consentito all’Italia di imprimere una decisa accelerazione nel percorso di riduzione dei casi pendenti, vuoi sotto il profilo delle infrazioni aperte per mancato o tardivo recepimento di direttive europee, vuoi per quanto riguarda il recepimento non corretto e/o l’applicazione errata del diritto dell’Unione. Come sottolineato dalla relatrice Marina Berlinghieri (PD) e dal sottosegretario Sandro Gozi (PD), in sede di discussione generale, l’impatto positivo della sistematica approvazione delle leggi europee da parte delle Camere ha consentito una revisione continua della normativa nazionale in linea con il quadro europeo; il numero delle procedure a carico del nostro Paese è sceso al minimo storico di 66 procedure. Se consideriamo che l’Italia è stata, sotto i passati governi, da sempre maglia nera – nel luglio 2007 erano pendenti nei confronti dell’Italia 213 procedure di precontenzioso e contenzioso – risulta evidente il lavoro positivo svolto, anche grazie alla tempestività e al buon raccordo tra esecutivo e Parlamento. In base al recente rapporto della Commissione europea sulla gestione del contenzioso comunitario del 2016, l’Italia risulta il Paese più virtuoso nella gestione delle infrazioni: con 121 infrazioni all’inizio del 2014 l’Italia è passata alle attuali 66, e con l’approvazione della legge europea 2017 il numero è destinato a decrescere ulteriormente.
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