LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO – PD e Udc si dividono sul Piano per il Sud

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO – PD e Udc si dividono sul Piano per il Sud

BARI – C’è attesa in Puglia per l’annunciato vertice tra il ministro Raffaele Fitto e il presidente della Regione Nichi Vendola sul Piano per il Sud varato il 9 febbraio scorso dal governo e che sarà oggetto di incontri con i governatori tenuti dallo stesso ministro. «Ci auguriamo che nell’attuazione del Piano si continui sulla strada del dialogo e della distensione tra il governo nazionale ed il governo regionale – dice il capogruppo alla Regione dell’Udc Salvatore Negro – in modo tale che possa concretizzarsi la realizzazione delle grandi infrastrutture indispensabili per riavvicinare la Puglia al resto del Paese. Il Piano non sia occasione di un nuovo braccio di ferro tra Governo e Regione ma l’occasione per dimostrare che si può e si vuole voltare pagina»…..

BARI – C’è attesa in Puglia per l’annunciato vertice tra il ministro Raffaele Fitto e il presidente della Regione Nichi Vendola sul Piano per il Sud varato il 9 febbraio scorso dal governo e che sarà oggetto di incontri con i governatori tenuti dallo stesso ministro. «Ci auguriamo che nell’attuazione del Piano si continui sulla strada del dialogo e della distensione tra il governo nazionale ed il governo regionale – dice il capogruppo alla Regione dell’Udc Salvatore Negro – in modo tale che possa concretizzarsi la realizzazione delle grandi infrastrutture indispensabili per riavvicinare la Puglia al resto del Paese. Il Piano non sia occasione di un nuovo braccio di ferro tra Governo e Regione ma l’occasione per dimostrare che si può e si vuole voltare pagina». 
Avanza richieste precise, invece, il consigliere Sel Franco Pastore: «per essere un progetto ed una proposta efficace, deve essere ragionato insieme al Sud e ritengo che tra gli interventi necessari vi sia il lavoro. In tal senso il partito socialista presenterà nei prossimi giorni un progetto articolato per l’occupazione giovanile». Dalle fila dei Democratici, invece, si levano le proteste dei parlamentari. Ludovico Vico punta l’indice sulle tabelle consegnate dal ministro Fitto in audizione parlamentare, dalle quali si evince che «le risorse finanziarie (FAS) destinate alla Zone Franche Urbane ( 22 zone di cui 18 nel mezzogiorno), siano state totalmente tagliate». Nonostante le rassicurazioni sul tema più volte enunciate sia dal premier che dal ministro Romani, la «gravissima decisione» è andata in porto. «Vorrei che il Sud e tutte le 22 città reagissero rapidamente e con dignità». 
Gero Grassi, invece, avanza dubbi sul Piano Sud sostenendo che Berlusconi agisce «come un Robin Hood al contrario, cioè togliendo ai poveri per dare ai ricchi», togliendo cioé risorse al Sud per aiutare il Nord (la vicenda delle quote latte). «Si parla di un piano cronologico non meglio specificato, ma alcuni ventilano l’ipotesi – dice – che si punti a svuotare ulteriormente le casse del Mezzogiorno, prelevando le risorse dai Por e dai Fas rimanenti per attuare progetti di interesse nazionale». 
Toni opposti dal centrodestra. Il deputato Pdl Ugo Lisi ricorda di aver interrogato il ministro Fitto «su quale fosse lo stato di avanzamento del “Piano per il Sud”. Ebbene, il progetto si muove a pieno regime ed è in una fase più che avanzata: sulle infrastrutture si sono già svolti una serie di incontri tra rappresentanti del Governo, parti sociali, Anas e Ferrovie dello Stato per mettere a punto una strategia comune e dare vita, già nel corso di questo mese, ai primi provve dimenti». 
In Puglia, intanto, il centrosinistra fa quadrato sulle politiche sinora attuate dalla Regione in materia di occupazione. Pasquale Chieco ( responsabile Lavoro Del Pd regionale), esprimendo sostegno alla manifestazione Cisl dei giorni scorsi per rivendicare «più lavoro, più salario, meno fisco», ricorda che «sono gli stessi obiettivi che il Pd pugliese, principale forza di governo, ha messo al centro delle politiche e delle azioni della Regione con l’intento di contenere gli effetti della crisi sui lavoratori e sulle imprese mediante il ricorso agli ammortizzatori ma, ancor più, di rilanciare crescita e occupazione con un insieme di azioni e misure contenute nel Piano straordinario del lavoro».
Nei giorni scorsi anche il presidente del consiglio regionale Onofrio Introna ha sottolineato che «la Regione si è orientata al sostegno del sistema produttivo e imprenditoriale, anche per ridurre l’impatto negativo sui livelli occupazionali. Più di 20 gli avvisi e bandi pubblici, per un impegno che supera gli 800milioni di euro». Ora, ha sottolineato, occorrerà uno sforzo nel «supporto alla ricerca e innovazione, un collegamento più stretto tra politica industriale e ambientale, lo sviluppo della responsabilità sociale delle imprese e quello dell’industria culturale». Oltre ai distretti, c’è il Piano straordinario del lavoro 2011, che prevede «interventi per circa 350milioni di euro, con oltre 50mila destinatari». [b. mart.]