LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO – Bersani:io leader? Non è all’ordine del giorno

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO – Bersani:io leader? Non è all’ordine del giorno

Clima teso tra i Democratci solo l’ipotesi di un cambio di segreteria provoca l’ennesima polemica nel partito

Ma Fioroni attacca: "E’ una candidatura sbagliata, si vuole tornare al passato"

Roma– Bersani non è ancora candidato, ma già solo l’ipotesi provoca l’ennesima polemica in un partito, il Pd, che Massimo D’Alema definisce, forse con un pizzico di understatement, ancora "incompiuto". Non esattamente un buon viatico, con la campagna elettorale per le elezioni europee e amministrative ormai quasi alle porte. Il rischio è che la rissosità intena e l’accordo con il centrodestra finiscano per alimentare non già il voto utile quanto piuttosto il voto più inutile, cioè l’astensione.
Rischio ben presente ai dirigenti del Pd ma che non impedisce ai "big" di alimentare le polemiche dalle pagine dei quotidiani o attraverso le agenzie. E’ il caso delle interviste di D’Alema, Beppe Fioroni e dello stesso Pierluigi Bersani, a difesa del quale scende in campo anche il Presidente di "Red", il lettiano Paolo De Castro.
Epppure Bersani da giorni ripete che la sua candidatura "non è all’ordine del giorno". Il problema è che nello stesso tempo aggiunge che quando il tema ci sarà, cioè con il congresso d’autunno, non mancherà il suo "contributo".
Insomma una candidatura annunciata, per alcuni. Come l’ex ministro Fioroni: Bersani in campo, è "la cosa sbagliata nel momento sbagliato". "In una parte del Pd non c’è la volontà di superare Ds e Margherita, c’è la paura di cambiare e c’è la voglia di conservare quello che eravamo. Voglio capire se c’è qualcuno che punta a rimettere in discussione il progetto".
Come se l’avesse letto prima, D’Alema gli risponde: "Dal Pd non si torna indietro", dice. Aggiungendo che "l’idea che Ds e Margherita possano materializzarsi di nuovo è sciocca e irrealistica". Contro Fioroni scende in campo l’ex ministro Paolo De Castro, ora alla guida dell’associazione "Red", vicino ad Enrico Letta: il giudizio di Fioroni su una candidatura Bersani è "ingeneroso",e comunque nessuno vuole tornare al passato. E in campo scendono i sostenitori dell’uno e dell’altro schieramento (come Boccia che chiede a Veltroni di zittire Fioroni; Grassi che dice no alla politica del bavaglio).