ANSA – Grassi: La Finanziaria infligge l’ennesimo colpo alla Sanità pugliese

ANSA – Grassi: La Finanziaria infligge l’ennesimo colpo alla Sanità pugliese

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
 
La Finanziaria comincia ad avere effetti pesanti sulla Puglia. Non venga a raccontarci il contrario il Ministro Fitto, impegnato a propagandare un Piano per il Sud, di cui tutti sentono parlare, ma nessuno vede.
Per usare un eufemismo e descrivere il rapporto che intercorre tra Finanziaria e Sanità pugliese, potremmo parlare di ‘accanimento terapeutico’. All’orizzonte 530 licenziamenti. Magari diranno che è per il bene della regione, ignorando che corrispondono a 530 famiglie sul lastrico e 530 servizi sanitari scoperti.
Entriamo nel merito. Il prossimo riparto del Fondo sanitario nazionale, verrebbe decurtato di circa 5 miliardi di euro; per la Puglia significa 300-400 milioni in meno….

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
 
La Finanziaria comincia ad avere effetti pesanti sulla Puglia. Non venga a raccontarci il contrario il Ministro Fitto, impegnato a propagandare un Piano per il Sud, di cui tutti sentono parlare, ma nessuno vede.
Per usare un eufemismo e descrivere il rapporto che intercorre tra Finanziaria e Sanità pugliese, potremmo parlare di ‘accanimento terapeutico’. All’orizzonte 530 licenziamenti. Magari diranno che è per il bene della regione, ignorando che corrispondono a 530 famiglie sul lastrico e 530 servizi sanitari scoperti.
Entriamo nel merito. Il prossimo riparto del Fondo sanitario nazionale, verrebbe decurtato di circa 5 miliardi di euro; per la Puglia significa 300-400 milioni in meno.
La Finanziaria non si limita a rivedere i criteri del riparto dei Fondi, una norma assegna poteri commissariali al Governo, nel caso in cui le Regioni bocciate dalla Consulta, non abbiano entro tre mesi, ottemperato agli obblighi sanciti dai giudici costituzionali.
La Puglia ha collezionato sentenze sfavorevoli che oggi mettono a rischio il sistema sanità. La nota vicenda stabilizzazioni che ha coinvolto 530 dipendenti, assunti nel 2010 a tempo indeterminato, potrebbe, oggi, risolversi con l’annullamento del contratto.
Se da domani 530 operatori sanitari tra: medici, biologi, infermieri ed amministrativi dovessero non svolgere più il loro lavoro, molte strutture andrebbero nel caos, molte visite specialistiche salterebbero, molti esami diagnostici sarebbero a rischio, molte terapie nelle corsie degli ospedali non sarebbero garantite…e questo è solo l’inizio.
Siamo in prossimità della stagione estiva, come è noto, si alza la richiesta di bisogno in campo sanitario e allo stato attuale c’è difficoltà a garantire i servizi. Si affianca il problema ferie. La mancanza di personale non permette una turnazione serena, fisiologica…