Interrogazione Urgente degli onorevoli: Gero Grassi, Teresa Bellanova, Michele Bordo….

Interrogazione Urgente degli onorevoli: Gero Grassi, Teresa Bellanova, Michele Bordo….

Al Signor Ministro dell’ Economia
On. Giulio Tremonti
                                          
 
Interrogazione Urgente degli onorevoli: Gero Grassi, Teresa Bellanova, Michele Bordo, Cinzia Capano, Margherita Mastromauro, Giuseppina Servodio, Ludovico Vico.
1. Le Regioni sono obbligate a presentare al Governo un “Piano di rientro di riqualificazione e riorganizzazione e di individuazione degli interventi per il perseguimento dell’equilibrio economico” in presenza di due condizioni…..
 
 

Al Signor Ministro dell’ Economia
On. Giulio Tremonti
                                             
 
 
Interrogazione Urgente degli onorevoli: Gero Grassi, Teresa Bellanova, Michele Bordo, Cinzia Capano, Margherita Mastromauro, Giuseppina Servodio, Ludovico Vico.
 
 
 
 
1.      Le Regioni sono obbligate a presentare al Governo un “Piano di rientro di riqualificazione e riorganizzazione e di individuazione degli interventi per il perseguimento dell’equilibrio economico” in presenza di due condizioni:
 
a)     la prima è correlata alla mancata copertura del disavanzo di gestione del Servizio sanitario da parte della Regione stessa con propri mezzi finanziari;
 
b)     la seconda è correlata al mancato rispetto del Patto di stabilità interno (per l’anno 2006 dettato dai commi 23 e 38, art.1, L.311 del 30/12/2004, per l’anno 2008 dettato dal D.L. 112 del 25/6/2008, convertito in L.133 del 6/8/2008)
 
2.      La Regione Puglia non ha rispettato i vincoli del Patto di stabilità interno negli anni 2006 e 2008 per una serie di motivazioni del tutto opinabili correlate alla scelta dell’anno posto a riferimento per la base di calcolo per la verifica del rispetto dei parametri/vincoli previsti dalle norme finanziarie. Per effetto di tanto, la Regione Puglia si troverebbe a subire la trattenuta sul finanziamento sanitario a causa di un mancato adempimento, nemmeno sanitario, calcolato su basi capotiche. 
 
3.      Va, quindi, evidenziato che la Regione Puglia è obbligata a presentare un Piano di rientro (da sostanziarsi mediante Accordo tra il Ministro della Salute, il Ministro dell’Economia e delle Finanze e la Regione Puglia) non a causa del disavanzo di gestione del Servizio Sanitario Regionale atteso che, come certificato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, in tutti gli anni è stata assicurata la piena copertura finanziaria.
 
4.      La Puglia ha fatto rilevare a livello nazionale la ridondanza delle diverse norme su Patto di stabilità e Piano di rientro che hanno fortemente penalizzato alcune Regioni.
 
5.      Le norme del nuovo patto per la salute, trasfuse nella Legge finanziaria 2010, non prevedono più, tra gli adempimenti, quello relativo all’osservanza dell’obiettivo di patto di stabilità interno.
 
6.      Peraltro, pur in presenza di un disavanzo del SSR, sono stati realizzati in questi anni in Puglia una serie di interventi e progetti assai qualificati nell’ambito di una programmazione sanitaria qualificata (organizzazione della Formazione Sanitaria, finanziamento interventi strutturali per il potenziamento delle reti territoriali di assistenza e prevenzione mediante utilizzo dei fondi FESR e FAS, avvio e potenziamento programmi di screening, sanità elettronica ed innovazione, potenziamento attività donazione organi e trapianti, processo di accreditamento, organizzazione del coordinamento e delle reti di assistenza, tele cardiologia, ecc..).
 
7.      Il finanziamento e lo svolgimento delle funzioni e per l’erogazione dei LEA che riceve da anni la Regione Puglia è palesemente insufficiente e non coerente con i criteri già previsti dalla Legge n. 662/1996 (popolazione residente, frequenza dei consumi sanitari per età e per sesso, tassi di mortalità della popolazione, indicatori relativi a particolari situazioni territoriali ritenuti utili al fine di definire i bisogni sanitari delle regioni ed indicatori epidemiologici territoriali); in particolare non sono mai stati valorizzati nel riparto del Fondo Sanitario Nazionale gli elementi di “deprivazione” dei territori meridionali.
 
8.      La tabella di riparto economico evidenzia chiaramente le disparità esistenti a tutto svantaggio di molte Regioni del Sud che come la Puglia da anni soffrono anche di una perdurante insufficienza delle risorse finanziarie con conseguente aumento del disavanzo gestionale.
 
9.      Grazie all’azione della Puglia le Regioni meridionali hanno fatto leva su questo punto per far assumere la decisione della revisione dei criteri di calcolo per il Riparto del Fondo Sanitario Nazionale (nuovo Patto per la Salute) che dovrebbe valorizzare gli indici di deprivazione. 
 
10.L’Agenas ha predisposto per conto del Ministero della Salute una prima elaborazione che raccoglie gli elementi di analisi prodotti dal tavolo di lavoro interregionale sui costi standard che la Regione Puglia ha attivato con le Regioni meridionali introducendo un elemento importante di valutazione correlato al dimensionamento strutturale e organizzativo del sistema sanitario regionale che non può essere adeguato a quelle regioni definite “virtuose”.
 
Gli interroganti, avendo la Regione Puglia adempiuto a tutti gli atti di propria competenza, intendono sapere dal Ministro dell’Economia quando il Governo firmerà il Piano di Rientro.