Interrogazione dell’on. Teresa Bellanova e dell’on. Gero Grassi

Interrogazione dell’on. Teresa Bellanova e dell’on. Gero Grassi

Al Ministro dell’Interno
 
 
Per sapere, premesso che:
 
 
– nel corso degli ultimi mesi si sono verificati nella Regione Puglia una serie di eventi delittuosi di rilevante gravità che destabilizzato la popolazione pugliese;
 
– la notte tra il 14-15 giugno 2008 ad Ugento, provincia di Lecce, veniva ucciso a colpi di coltello il consigliere comunale e provinciale dell’Italia dei Valori Peppino Basile;
 
– il 6 settembre 2008 a Gallipoli, provincia di Lecce, veniva ferito a colpi di pistola Salvatore Padovano, morto poco dopo all’ospedale di Lecce. Padovano aveva scontato 20 anni di reclusione per associazione di stampo mafioso ed associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti;
 
– il 17 settembre 2008 ad Ugento, provincia di Lecce, dopo alcune lettere minatorie, una telefonata anonima ha raggiunto l’ufficio di Questura locale minacciando di morte il parroco don Stefano Rocca in quanto accusato di parlare troppo;
 
– il 23 settembre 2008 a Foggia nei pressi di Parco San Felice nel corso di un agguato presumibilmente contro un pregiudicato locale, uscito indenne, vengono sparati vari colpi di pistola che raggiungono e feriscono una ragazzina di 14 anni;
 
– il 27 settembre 2008 a Lucera, provincia di Foggia, sono stati esplosi presso l’abitazione del sindaco Vincenzo Morlacco cinque colpi di pistola;
 
– il 27 settembre 2008 a Foggia veniva ucciso in una violenta sparatoria verificatasi tra la folla in una via affollata della città Antonio Bernardo, ritenuto esponente di spicco della criminalità organizzata;
 
– alcune settimane or sono il sindaco di S. Pietro Vernotico (BR) è stato fatto oggetto di pesanti minacce di morte con procedure di chiaro stampo mafioso. Trattasi di un comune ove la criminalità organizzata ha posto nel passato non lontano, inquietanti radici e dove ancora oggi inspiegabilmente tale Antonio Screti personaggio di spicco, già condannato per associazione mafiosa, continua a risiedere all’interno di beni immobili confiscati con il rischio concreto di incidere negativamente sulla corretta e normale gestione dei terreni agricoli su cui lavorano come assegnatari i giovani della cooperativa “Libera terra”. Di recente sono state incendiate numerose autovetture ed anche una parte degli stessi terreni affidati a “Libera”;
 
– il 17.10.2008 al centro del popoloso quartiere S. Paolo di Bari dove la criminalità continua ad imperversare, in pieno giorno, ben cinque colpi di pistola sono stati esplosi sulle vetrine di un esercizio commerciale di tale Raffaele Caputo, riconosciuto tra i principali capi del pericoloso e tristemente noto clan Trisciuglio;
 
– gli episodi su richiamati, per la loro gravità e per l’ampiezza del territorio interessato, stanno destando forte preoccupazione tra la popolazione pugliese, per cui v’è da chiedersi se, dopo tanti sforzi ed indubbi successi, ottenuti in un non lontano passato dalle forze dell’ordine e dalla magistratura, la criminalità organizzata si stia riappropriando del controllo del territorio, all’interno delle principali province della Regione Puglia;
 
– nel rapporto Ecomafia 2008 la Puglia si attesta ai primi posti nella classifica dell’illegalità ambientale, passando dal quarto a terzo posto per numero di infrazioni, di cui se ne contano ben 2.596;
 
– tali dati sono destinati non solo a generare timori e sfiducia tra i cittadini verso le istituzioni ma soprattutto a provocare danni rilevanti all’economia ed al mondo delle imprese che sono le prime a subire le conseguenze di una presenza significativa della criminalità organizzata sul territorio.
 
E’ per tali motivi che chiediamo di conoscere se e quali iniziative il Ministro intenda porre in essere per arginare la scia di episodi criminosi consumati nella Regione Puglia e se a tale fine non ritenga utile un potenziamento organico degli Agenti di Sicurezza atto a tranquillizzare gli animi dei cittadini pugliesi, oltre a garantire, d’intesa con il Ministro della Giustizia il corretto e pieno funzionamento degli uffici delle procure della repubblica, assicurando loro i mezzi ed il personale necessari a rendere possibile una nuova, efficace e tempestiva risposta repressiva giudiziaria ad ogni forma di criminalità.