Inps, nel 2013 boom di domande per la disoccupazione: +34%

Inps, nel 2013 boom di domande per la disoccupazione: +34%


Il 2013 va in archivio con una crescita importante delle domande di disoccupazione: secondo i conteggi dell’Inps sono salite del 33,8% nell’arco dei dodici mesi. E’ bene ricordare che a ciò contribuisce, oltre alla evidente situazione di difficoltà economica del Paese, anche il cambio della normativa di riferimento che ha ampliato la platea di riferimento. I dati arrivano mentre l’Istuto si trova in acque economicamente complicate, come ha mostrato un’inchiesta di Repubblica.it che ha dato conto del bilancio previsionale 2014, dal quale emerge un passivo patrimoniale di 4,5 miliardi al netto dei provvedimenti straordinari della Legge di Stabilità.
Va appunto sottolineato che da gennaio 2013 è cambiata la normativa e ora le voci della “disoccupazione” coprono una fetta più ampia di casi di licenziamento. Da gennaio 2013 sono entrate infatti in vigore le nuove prestazioni per la disoccupazione involontaria, ASpI e mini ASpI. Per queste novità, le domande che si riferiscono a licenziamenti avvenuti entro il 31 dicembre 2012 continuano ad essere classificate come disoccupazione ordinaria, mentre per quelli avvenuti dopo il 31 dicembre 2012 le domande sono classificate come ASpI e mini ASpI…


Il 2013 va in archivio con una crescita importante delle domande di disoccupazione: secondo i conteggi dell’Inps sono salite del 33,8% nell’arco dei dodici mesi. E’ bene ricordare che a ciò contribuisce, oltre alla evidente situazione di difficoltà economica del Paese, anche il cambio della normativa di riferimento che ha ampliato la platea di riferimento. I dati arrivano mentre l’Istuto si trova in acque economicamente complicate, come ha mostrato un’inchiesta di Repubblica.it che ha dato conto del bilancio previsionale 2014, dal quale emerge un passivo patrimoniale di 4,5 miliardi al netto dei provvedimenti straordinari della Legge di Stabilità.
Va appunto sottolineato che da gennaio 2013 è cambiata la normativa e ora le voci della “disoccupazione” coprono una fetta più ampia di casi di licenziamento. Da gennaio 2013 sono entrate infatti in vigore le nuove prestazioni per la disoccupazione involontaria, ASpI e mini ASpI. Per queste novità, le domande che si riferiscono a licenziamenti avvenuti entro il 31 dicembre 2012 continuano ad essere classificate come disoccupazione ordinaria, mentre per quelli avvenuti dopo il 31 dicembre 2012 le domande sono classificate come ASpI e mini ASpI.
Nel dicembre 2013 sono state presentate 98.394 domande di ASpI, 33.500 domande di mini ASpI e 410 domande di disoccupazione tra ordinaria e speciale edile.
Nello stesso mese sono state inoltrate 10.131 domande di mobilità, mentre quelle di disoccupazione ordinaria ai lavoratori sospesi sono state 82. Complessivamente nel 2013 sono state presentate 2.134.975 domande, con un aumento del 33,8% rispetto alle domande presentate nel 2012, che erano state 1.595.604.
Venendo all’erogazione della cassa, a gennaio 2014, l’Inps ha autorizzato 81,4 milioni di ore di cassa integrazione, tra interventi ordinari, straordinari e in deroga. Rispetto a gennaio 2013, quando le ore autorizzate erano state 90,8 milioni, si registra quindi una diminuzione del -10,4%, determinata dal calo degli interventi di cassa integrazione ordinaria e in deroga (rispettivamente del -23,1% e del -16,1%), mentre la cassa integrazione straordinaria fa segnare un lieve aumento (+0,8%).
Nel confronto tendenziale con il mese di gennaio 2013 si registra il calo delle ore autorizzate per la cassa integrazione ordinaria (Cigo), che a gennaio 2014 sono state 23,8 milioni, mentre quelle autorizzate a gennaio 2013 erano state 30,9 milioni  (-23,1%). In particolare, la variazione è stata pari a -31,7% nel settore Industria, mentre al contrario nel settore Edilizia vi è stata una crescita del +21,0%, più sensibile a fattori meteorologici.
Di segno opposto l’andamento tendenziale della cassa integrazione straordinaria (Cigs). Il numero delle ore autorizzate è stato a gennaio 2014 superiore a quello dello stesso mese dello scorso anno: 43,9 milioni, con un aumento del +0,8% rispetto a gennaio 2013, quando le ore autorizzate erano state 43,5 milioni. Gli interventi in deroga (Cigd), pari a 13,7 milioni di ore a gennaio 2014, fanno segnare invece un andamento decrescente (-16,1%) se raffrontati con quelli del mese di gennaio 2013, nel quale furono autorizzate 16,4 milioni di ore.