IL RIFORMISTA – Popolari, ambientalisti, cigiellini: chi sono gli uomini di Walter

IL RIFORMISTA – Popolari, ambientalisti, cigiellini: chi sono gli uomini di Walter

‘Popolari, ambientalisti, cigiellini: chi sono gli uomini di Walter’
di Ettore Colombo 
 
No, decisamente non sono , come nota con orgoglio Beppe Fioroni, i MoDem (acronimo, a dirla tutta poco felice, di Movimento Democratico) di Veltroni. E non solo perché, ieri, hanno riempito in oltre 1500 gli ampi locali del Lingotto di Torino (500 stipati nella Sala Gialla, volutamente la stessa del Lingotto 1 del 2007) ma perché i MoDem hanno già raccolto, in una settimana, quasi centomila adesioni. Anche i parlamentari sono in fase di lievitazione: dai canonici 75 (che, peraltro, erano già saliti a 76 con l’adesione della pugliese Cinzia Capano) ora sono già a 78 grazie alle new entry del piemontese Gigi Bobba (ex presidente delle Acli) e del romano Francesco Tempestini: tra loro 48 sono i deputati e 29 i senatori. Volendo spaccare il capello in quattro, gli ex popolari vicini a Fioroni sono 36 (20 deputati e 26 senatori), i veltroniani puri 32 e il pacchetto di mischia guidato da Paolo Gentiloni è di una decina di onorevoli. L’associazione MoDem, che ora ha anche una sede (via Giustini 12 a Roma) si finanzia con una quota di 50 euro al mese dei parlamentari (che, per il Lingotto 2, si sono autotassati in via speciale con 200 euro a testa) e con i volontari. Presidente ne è Gero Grassi, braccio destro di Fioroni e organizzatore infaticabile: amico d’infanzia di Vendola (sono entrambi di Terlizzi), unisce caparbietà e saggezza. Vicepresidenti dei MoDem sono Achille Passoni (ex braccio destro di Cofferati, legatissimo ai riformisti cigiellini) e Roberto Giachetti, che ha trascorsi radicali, un passato al fianco di Rutelli e, ora, infaticabile segretario d’aula del gruppo Pd mentre il tesoriere è Francesco Ferrante. Fondatore degli Eco-Dem assieme a Roberto Della Seta, i due senatori sono, anche fisicamente, inseparabili: di recente hanno manifestato qualche malumore per la svolta filo-marchionnista di Veltroni e, dei MoDem, ne presidiano il lato ‘sinistro’. Eco-Dem come loro ma inseparabile, a sua volta, da Gentiloni, è Ermete Realacci: storico presidente di Legambiente, è il re delle citazioni colte e delle belle immagini. Per quanto riguarda i veltroniani, gli uomini di manovra stanno alla Camera: Walter Verini è il braccio destro di Veltroni dai tempi del comune di Roma e il brillante custode del Veltroni-pensiero, Andrea Martella tesse contatti e relazioni con le elite che contano, Andrea Sarubbi con il mondo cattolico, Salvatore Vassallo è l’ideologo, Marco Minniti il coordinatore di tutta l’area. Ma le teste d’uovo del veltronismo puro siedono al Senato: sono Stefano Ceccanti, costituzionalista molto apprezzato da tutti (Quirinale compreso), Giorgio Tonini, intellettuale organico di Veltroni e suo interprete ufficiale, ed Enrico Morando, riformista doc dai tempi del Pci, quando era un migliorista, che segue la parte economica del programma così come le questioni del lavoro sono appannaggio del giuslavorista liberal (e bestia nera della Cgil) Pietro Ichino. Deboli sono i veltroniani, invece, sul fronte della presenza femminile:c’è la laica e liberal Giovanna Melandri, la cattolicissima Maria Pia Garavaglia (che ieri si era avvolta in una bandiera tricolore), la giovane Luciana Pedoto e la senatrice Emanuela Baio e poche altre mentre Giovanna Madia, un tempo veltroniana e ieri in sala, non vi ha mai aderito. Per quanto riguarda l’area degli ex-Ppi al Senato si muove con tatto ma in autonomia Lucio D’Ubaldo, mentre alla Camera il braccio sinistro di Fioroni è Enrico Gasbarra, ex presidente della Provincia di Roma, amato dai suoi quanto da parrocchie e curia, ma il pacchetto di mischia dei fioroniani è tosto e in palla (Ginoble, Pepe, Rubinato). E se il grosso della presenza dei MoDem sul territorio la fanno loro, gli ex-Ppi (forti in Sicilia, Puglia, Lazio, Veneto, Lombardia), anche i veltroniani vantano presenze e numeri, anche se inferiori, in Umbria, Marche, Campania, Friuli, Veneto, Lombardia mentre in Piemonte sta con i MoDem un vero portento locale: è Giacomo Portas, il cui partito dei Moderati del centrosinistra, federato con il Pd, ha il 5.6% dei voti alle Regionali e conta su 170 tra amministratori locali. Alle primarie di Torino dirà la sua.