Il processo di beatificazione di Aldo Moro mette in luce un politico mosso da carità cristiana

Il processo di beatificazione di Aldo Moro mette in luce un politico mosso da carità cristiana


Nota dell’on. Gero Grassi
Vicepresidente Commissione Affari Sociali camera dei Deputati
 
Giovedì scorso il Presidente del Tribunale Diocesano di Roma ha dato il via libera all’inchiesta sulla beatificazione di Aldo Moro, dopo il nulla osta dato dal cardinale Agostino Vallini, Vicario del Papa, che ha indicato lo statista ‘servo di Dio’.
La famiglia sulla vicenda non si esprime, mantiene la riservatezza e ‘compostezza‘ che ha sempre contraddistinto il Presidente Moro.
Credo l’Italia debba alla famiglia Moro e a se stessa ancora la chiarezza e la verità su quanti impedirono, nei fatti, la liberazione di Moro. Credo anche che, a distanza di 34 anni da quel tragico evento, ‘qualcuno’ debba dire che Aldo Moro andava salvato.
Credo anche che i protagonisti delle Brigate Rosse, alcuni dei quali sono diventati impropriamente “uomini di spettacolo”, debbano dire tutta la verità.
Quando ho appreso la notizia ho provato un brivido e grande gioia ha pervaso i miei pensieri. Moro è un martire laico della democrazia…


Nota dell’on. Gero Grassi
Vicepresidente Commissione Affari Sociali camera dei Deputati
 
Giovedì scorso il Presidente del Tribunale Diocesano di Roma ha dato il via libera all’inchiesta sulla beatificazione di Aldo Moro, dopo il nulla osta dato dal cardinale Agostino Vallini, Vicario del Papa, che ha indicato lo statista ‘servo di Dio’.
La famiglia sulla vicenda non si esprime, mantiene la riservatezza e ‘compostezza‘ che ha sempre contraddistinto il Presidente Moro.
Credo l’Italia debba alla famiglia Moro e a se stessa ancora la chiarezza e la verità su quanti impedirono, nei fatti, la liberazione di Moro. Credo anche che, a distanza di 34 anni da quel tragico evento, ‘qualcuno’ debba dire che Aldo Moro andava salvato.
Credo anche che i protagonisti delle Brigate Rosse, alcuni dei quali sono diventati impropriamente “uomini di spettacolo”, debbano dire tutta la verità.
Quando ho appreso la notizia ho provato un brivido e grande gioia ha pervaso i miei pensieri. Moro è un martire laico della democrazia.
Era profondamente religioso e indipendentemente dai miracoli, merita la ‘beatificazione’ per l’esempio che ha dato nella sua vita terrena.
In un periodo storico difficilissimo, si è battuto strenuamente per la difesa della ‘persona’, andando controcorrente e inimicandosi anche i ‘poteri forti’.
Affermava durante il fascismo: “la persona è un universo”. Chi, all’epoca, viveva la politica con uno spirito cristiano e caritatevole così profondo? Pochissimi e lui era di grande esempio, per tutti.
Si è battuto perché la Costituzione garantisse i diritti della persona prima di quellli del cittadino. Ciò testimonia la sua attenzione agli ultimi, ai deboli, alle persone ai margini della società’.
Avviare il processo di beatificazione per Aldo Moro significa dare un esempio positivo da seguire, oltre che ricordare ed onorare un ‘buon cristiano’, che ha sacrificato la vita per difendere libertà e giustizia sociale.
Aldo Moro per assonanza nel cognome ci riporta alla mente l’esempio di San Tommaso Moro che preferì abbracciare la morte, piuttosto che rinnegare la sua Fede e piegarsi alle richieste di Enrico VIII.
Aldo Moro è per tutti un martire della democrazia.