IL CONFRONTO DELLE IDEE – L’On. Beppe Fioroni a Bari

IL CONFRONTO DELLE IDEE – L’On. Beppe Fioroni a Bari

L’On. Beppe Fioroni a Bari
il ruolo dei cattolici nella società e nella politica
 
di Nicolò Marino Ceci
 
Nel pomeriggio del 12 dicembre, nell’Hotel Excelsior di Bari l’On. Gero Grassi – Vice Presidente Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati e Presidente Nazionale di “Movimento Democratico” – ha chiamato a raccolta l’area popolare del Partito Democratico nell’ambito del convegno dal tema: ”Dopo Todi il Governo Monti – Il ruolo dei cattolici nella società e nella politica”.
Sono intervenuti l’On. Gero Grassi, Sergio Blasi – Segretario Regionale Pd, Gianni Florido – Presidente della Provincia di Taranto e l’On. Fioroni – già Ministro dell’Istruzione del Governo Prodi. Numerosi gli amministratori presenti, tra cui Fabiano Amati – assessore regionale Opere Pubbliche, Michele Monno – Capogruppo Pd Provincia di Bari, Cosimo Durante – vicepresidente regionale ANCI e Capogruppo PD Provincia di Lecce. 
L’On. Grassi ha aperto i lavori: ”Non è facile sostenere un Governo – quello Monti – dovendo dialogare con il Pdl con il quale molte sono le divergenze di vedute. Il Pd non può più esser un partito di lotta e di governo, ma deve sostenerlo in maniera chiara e coerente.” 
In merito alla legge elettorale, Grassi ha ribadito l’importanza di cambiare quella attuale, anche se “neanche un anno fa, il popolo che ambisce ad eleggere i propri governanti, in Provincia di Bari ha eletto come primo consigliere regionale del Pd un tale che subito dopo la sua elezione è uscito dal Pd – utilizzando il partito a proprio piacimento, esattamente come un tram. Questo consigliere a Terlizzi ha preso più di 700 voti, ma non l’ha mai visto nessuno”.
Dopo Grassi c’è stato l’intervento di rito del segretario Sergio Blasi. La parola è quindi passata a Florido: ”Tutta la classe politica dev’esser interessata dai tagli: il nostro PresidenteVendola – il ‘rivoluzionario gentile’ – non ha ridimensionato di un euro gli stipendi degli amministratori regionali. Aldo Moro diceva che ‘politica’ significa risolvere collettivamente i problemi di ognuno; legare cioè l’uno – sinonimo di individualismo – al tutto: è esattamente ciò cui il Pd deve ambire, per contrastare uniti questo grave momento di crisi.”
Secondo Fioroni: ”Berlusconi è caduto è il Pd è stato il principale fautore di ciò. Il nostro sostegno a questo governo tecnico dev’essere deciso, per non lasciar spazio al Pdl: questa crisi è stata infatti aggravata dalle mancanze di Berlusconi. E’ giusto tagliare sugli stipendi parlamentari però occorre rivedere l’intero tessuto politico italiano: un po’ tutti dovremmo rivedere il nostro guadagno, per rispetto delle fasce più deboli. Ci sono tanti enti statali e parastatali inutili – dove ci abbiamo messo parenti, nipoti, figli e amanti – che non è più possibile tenere in vita. Abbiamo un Paese vecchio che sta sempre più sfruttando e sfrattando i nostri ragazzi – coloro che hanno meno di 35 anni – dal proprio futuro. Il Pd non può esser opposizione perché dopo Monti toccherà a noi governare, perché essendo moderati abbiamo il dovere di farlo. E’ la stessa esigenza che è emersa con forza nella convention di Todi”.