IL CONFRONTO DELLE IDEE – Inaugurazioni al Sarcone

IL CONFRONTO DELLE IDEE – Inaugurazioni al Sarcone

 

I cittadini si aspettavano di più

 
di Maria Teresa De Scisciolo
 
Il 2010 per l’Ospedale Michele Sarcone si è chiuso con una buona notizia, tuttavia non quella che si aspettavano i cittadini.
Sono state inaugurate due nuove sale operatorie, in cui si interverrà chirurgicamente per porre rimedio alla malattia, non già per far nascere la vita.
E’ forse questa la motivazione alla base della protesta, di alcuni ragazzi del centrodestra cittadino, nella notte precedente l’inaugurazione ed al mattino dinanzi all’Ospedale Sarcone.
Ad onor del vero, va sottolineato che la protesta ha visto la partecipazione di un gruppo assai poco nutrito, per nulla paragonabile al movimento di massa che Terlizzi ha vissuto nel 2002, quando era Presidente della Regione Raffaele Fitto e quando l’Ospedale Sarcone veniva drasticamente ridimensionato.
Certo, l’amaro in bocca resta, perché la città immaginava di tornare ad avere il suo punto nascite ed invece la realtà è un’altra. A Terlizzi ci si potrà curare, ma non si nascerà più. 
La vita scorre con mutamenti d’ogni genere, accettarli serve anche a soffrire meno. Per tal motivazione non resta che accettare il presente e lavorare per avere un futuro migliore.
Alla inaugurazione delle sale operatorie c’erano proprio tutti: il Presidente Vendola, l’Onorevole Grassi, il Sindaco di Tria, il Direttore dell’Asl BA Pansini, i direttori del Sarcone Marrone e Altomare, il Vescovo Martella, medici, politici, cittadini.
La situazione economica e sanitaria del 2011 non sarà migliore di quella dell’anno appena trascorso. Lo si evince chiaramente dalle parole del Presidente Vendola e lo sottolinea anche il Direttore Generale Pansini. Viene illustrata la situazione sanitaria di Veneto, Piemonte, Liguria, dimostrando che Puglia non è un caso a sé. Non c’è, poi, così tanta differenza tra nord e sud, come vogliono farci credere. Certo le risorse vengono ripartite diversamente ed il Sud soffre sempre drastici tagli, motivo per cui, risparmiare, spendere con oculatezza, sarà una necessità.
La sanità sta cambiando. Per continuare a garantire il diritto alla salute per tutti, è necessario fare scelte coraggiose. Bisogna investire sulle eccellenze e risparmiare là dove è possibile.
Bisogna potenziare la medicina territoriale e ridurre i ricoveri inutili.
In sintesi bisogna amministrare ed usufruire dei servizi, con la stessa oculatezza che si utilizzerebbe a casa propria.