IL CONFRONTO DELLE IDEE – Il Trullo scoperchiato – memorie di guerra

IL CONFRONTO DELLE IDEE – Il Trullo scoperchiato – memorie di guerra

di Maria Teresa De Scisciolo
 
 
Il 2 giugno 2012 nella Sala Consiliare del Comune è stato presentato il libro di Andrea Vendola, primo Sindaco eletto di Terlizzi nell’Italia Repubblicana: “Il Trullo scoperchiato – memorie di guerra”.
Il preside Andrea Vendola tanto ha dato all’Italia come ‘soldato’ e tanto ha fatto per la città di Terlizzi, in un periodo storico difficile, quando regnava povertà assoluta di mezzi, ma grande ricchezza di valori.
Alla presentazione del libro sono intervenuti: il dr. Nicola Gemmato – Sindaco di Terlizzi, l’on. Gero Grassi -Vicepresidente della Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati, il dr. Mario Volpe Commissario Prefettizio, l’autore Andrea Vendola ed i suoi nipoti Andrea Junior ed Emma.
Poche note biografiche per quanti non conoscono il preside Andrea Vendola.
Prende la maturità classica presso il seminario regionale di Molfetta nel 1937. Si iscrive, nello stesso anno, all’Università Cattolica di Milano, alla facoltà di Lettere, dove consegue la laurea nel 1941.
Partecipa al secondo conflitto mondiale in qualità di ufficiale dal 1940 al 1945.
Alle prime consultazioni elettorali del 1946, nell’era repubblicana, viene eletto e nominato Sindaco. Rimane in carica fino al 1952. Si sposa nel 1955 con la Signora Emma Tangari. Dal matrimonio, nascono quattro figli. Vince nel 1974 il concorso nazionale per Preside. Nel 1986 viene collocato in pensione per limiti di età.
Ha scritto tre libri: ‘La Saga di Pezza San Francesco’, ‘Civico impegno nel dopo guerra a Terlizzi’, ‘Il trullo scoperchiato’. Tante sono le novelle da lui scritte, custodite gelosamente dai nipoti.
‘Il Trullo scoperchiato – memorie di guerra’ è un libro dal forte impatto emotivo per chi scrive e chi legge. E’ sempre doloroso ripercorre i ricordi che si snodano lunga la via bellica ma è oltremodo importante lasciare alle nuove generazioni memorie e riflessioni affinchè la guerra sia vista e conosciuta per il dolore, la sofferenza, la povertà e la distruzione che genera.
Scrive Andrea Vendola nel libro: “Gli avvenimenti bellici mi piovvero addosso a mia insaputa e forse un po’ per caso e certamente per averli incentivati con le mie scelte non ponderate.  
Sta di fatto che allo scoppio della guerra nel 1939 ero nella pienezza della mia gioventù essendo nato nel 1917.
Non mi giovò di essere studente universitario iscritto al terzo anno della facoltà di lettere classiche e, in conseguenza, esonerato dal richiamo alle armi per tutto il periodo degli studi sino al conseguimento della laurea.
Purtroppo per me e per altri colleghi studenti, vigeva un dispositivo militare per il quale chiunque avesse seguito un corso nella milizia volontaria sicurezza nazionale (M.V.S.N.)era considerato, per propria scelta, disponibile al servizio di guerra incondizionato, rinunziando, in conseguenza, all’esonero del servizio miliare per ragioni di studio.
Debbo, a questo punto, confessare che io ignoravo del tutto questa normativa e ritenevo di non aver mai seguito un corso di addestramento militare, né conoscevo alcun tipo di arma da guerra.
Per coronare i miei studi classici, io, giovane, avevo scelto la lontana Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l’ospitalità onerosa del collegio “Agostinianum” sottoponendo i miei genitori ad un impegno economico non lieve, e, comunque, accettato di buon grado in vista, esclusivamente, del conseguimento dell’obiettivo finale, la laurea presso una istituzione accademica di prestigio.
Paradossalmente quel luogo di rigida educazione cristiana determinò il capovolgimento degli obiettivi: fui costretto ad interrompere gli studi e diventai soldato, anzi ufficiale.
Nessuna norma potè da me essere invocata per oppormi all’ingiunzione di recarmi con immediatezza a Modena per seguire un corso di addestramento per allievi ufficiali di complemento.
Scrive ancora Andrea Vendola dichiarando esplicitamente il suo rifiuto alla guerra…
Non ero un guerrafondaio, ritenevo abominevole il ricorso alle armi.
Dopo i saluti del Sindaco Nicola Gemmato, che ha voluto fortemente che il Preside Vendola sedesse ancora una volta nello ‘scranno più alto’ della Sala Consiliare, la parola è passata all’on. Gero Grassi che ha ricostruito le vicende belliche vissute da Andrea Vendola con dovizia di particolari, coinvolgendo i presenti in una lezione di storia briosa e avvincente. Al termine della sua relazione l’on. Gero Grassi ha donato al Preside Vendola un ‘quadro-ricordo’ con foto storiche inedite. La realizzazione del quadro, che raccoglie foto storiche della DC  e momenti importanti della storia di famiglia, è stata possibile grazie alla collaborazione del dr. Mimmo Vendola, figlio dell’autore.
La serata è stata un crescendo di emozioni. Vibrante l’intervento dell’autore. Ha ribadito che ricordare è sempre doloroso, ma lo ha fatto per i suoi nipoti e per i molti giovani che oggi non hanno contezza degli orrori provocati dalla guerra.
Di forte impatto gli interventi dei nipoti che hanno ringraziato il nonno per l’amore e soprattutto i ‘paterni’ insegnamenti di vita.
‘Il Trullo scoperchiato – memorie di guerra’ è un libro da leggere per conoscere, comprendere, capire.
La storia non è stata sempre benevola con Andrea Vendola, ma lui ha avuto la forza di affrontare le sfide che la vita gli ha messo davanti, vincendole con la fermezza della fede.
Il libro è di un’intensità descrittiva straordinaria, quando lo leggerete sono certa converrete con me.