IL CONFRONTO DELLE IDEE – Francesco Paolo De Bartolo: avvocato

IL CONFRONTO DELLE IDEE – Francesco Paolo De Bartolo: avvocato

Francesco Paolo De Bartolo: avvocato
 
di Maria Teresa De Scisciolo e Gero Grassi
 
Terlizzi 30 luglio 1860 – Trani 24 gennaio 1926
Francesco Paolo nasce da Paolo e Chiara Rotondo.
Il padre è un colto proprietario terriero benestante e permette al figlio di effettuare gli studi fino alla laurea in giurisprudenza.
Nel 1882, laureatosi con brillanti voti, Francesco Paolo si trasferisce a Trani dove esercita l’attività forense dimostrando subito la sua grande cultura e sostenendo la necessità di fondare a Bari l’Università ‘Adriatica’. Diventa ben presto un punto di riferimento di grande ingegno giuridico. Nello stesso tempo Francesco Paolo è persona di raffinati gusti con due baffi ben portati ed una calvizie precose.
Diventa Presidente dell’Ordine dei Procuratori e Consigliere dell’Ordine degli avvocati e nel suo studio legale si formano diversi professionisti di Trani.
Nel 1889 a Firenze sposa la giovane Cristina Bovio di Trani, di nobili origini.
Sollecitato spesso all’impegno politico, ne declina l’invito, non sottraendosi, però, all’impegno verso quella che lui definisce “l’attentato criminoso del bolscevismo”.
Ai reduci combattenti di Trani della prima Guerra mondiale che lo invitano all’impegno, così risponde nel 1919: “Credente sempre nella forza dell’idea, ho duvuto essere assente dalla vita pubblica locale, che ho visto sempre organizzata abase di clientele e di interessi personali. Assistetti al dilagare della decadenza del pensiero nazionale sostituito da barbarie di importazione; alla formazione ed elevazione di una borghesia usurpatrice, senza capacità, del governo, e, senza diritto, delle gioie della vita. Acuii lo sguardo ed ebbi un palpèito all’affacciarsi dlle radiose teorie di rinnovamento sociale a base di giustiziai e verità; ma restai deluso per la rapida conversione dei grandi ideali in una concezione materialistica del mondo, che doveva, in prosieguo, giungere fino alla stupida, assurda, iniqua lotta contro l’intellettualità, principale affermazione della umanità”.
In seguito è consigliere comunale prima a Trani, poi a Terlizzi. Poi è eletto consigliere provinciale.
Dà alle stampe diversi lavori su Dante Alighieri, Giovanni Bovio, sui temi della carità e del rinnovamento sociale.