‘Il carabiniere Domenico Oreste di Terlizzi e la nave Galilea’ – Gero Grassi

‘Il carabiniere Domenico Oreste di Terlizzi e la nave Galilea’ – Gero Grassi

IL RICORDO DEL CARABINIERE DOMENICO ORESTE

Sono oltre tre anni che la mia attività quotidiana è connessa ad Aldo Moro ed alla ricerca delle motivazioni e degli uomini che, direttamente o indirettamente, partecipano prima al rapimento e all’eccidio della scorta il 16 marzo 1978 in via Fani, a Roma, poi all’omicidio dello statista democristiano, il 9 maggio 1978. Un giro d’Italia interminabile per parlare con i cittadini ed oltre trecentocinquanta manifestazioni.

Accanto a tutto ciò, i lavori della Camera e della Commissione d’Inchiesta. Tempo libero totalmente inesistente. Quando il mio amico Mimmo Oreste, nel suo bellissimo locale di via Giulia Superba, completamente restaurato a pietra viva, dinanzi ad un ottimo liquore di mandarino, gustato dopo aver assaporato prelibate olive all’acqua ed una squisita salsiccia fresca, fatta secondo la tradizione familiare di casa Oreste, mi ha parlato di suo nonno e della tragedia che lo vede protagonista nel lontano 1942, nella espressione sempre seria e responsabile di Mimmo, ho visto brillargli gli occhi.

Mi ha descritto le tante ricerche fatte per dare una storia al nonno mai conosciuto. Quasi un riannodare i fili di una famiglia vissuta che, dalla tragedia della perdita del capo famiglia, ha tratto la forza per essere una famiglia ‘normale’.

 

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