Il 17 marzo è Festa Nazionale, ma il Consiglio dei Ministri non prende decisione unanime

Il 17 marzo è Festa Nazionale, ma il Consiglio dei Ministri non prende decisione unanime

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

Quando si parla di Unità Nazionale non ci dovrebbe essere nulla da discutere. Dovremmo essere tutti uniti e compatti, indipendentemente dai colori politici.  
Gli unici colori da rispettare dovrebbero essere quelli della bandiera italiana.
La Lega Nord, benché faccia parte del Governo Nazionale, assume posizioni assestanti, ribadendo, anche con atti forti, la propria posizione politica “separatista”.
Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legge con il quale si stabilisce che il 17 marzo prossimo, data simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia, sarà Festa Nazionale, con tutti gli effetti civili che ne derivano…..

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

Quando si parla di Unità Nazionale non ci dovrebbe essere nulla da discutere. Dovremmo essere tutti uniti e compatti, indipendentemente dai colori politici.  
Gli unici colori da rispettare dovrebbero essere quelli della bandiera italiana.
La Lega Nord, benché faccia parte del Governo Nazionale, assume posizioni assestanti, ribadendo, anche con atti forti, la propria posizione politica “separatista”.
Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legge con il quale si stabilisce che il 17 marzo prossimo, data simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia, sarà Festa Nazionale, con tutti gli effetti civili che ne derivano. Tuttavia vale la pena ricordare, se non altro per la storia, che la decisione non è stata presa all’unanimità, in quanto tre Ministri hanno espresso la loro riserva. Sono entrambi rappresentanti della Lega Nord: Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli, che contestano la scelta di festeggiare con l’astensione dal lavoro.
Polemiche non sono mancate neppure nel mondo della scuola, visto che il Ministro dell’Istruzione Gelmini, anch’essa della Lega, aveva fatto richiesta di tenere le scuole aperte il 17 marzo. Il Consiglio dei Ministri, tuttavia, ha preso una saggia decisione, optando per la chiusura delle scuole e dando la possibilità ai ragazzi di seguire gli eventi che saranno organizzati per l’occasione.
Non si può polemizzare sempre e vivere male tutti i processi che celebrano l’Unità d’Italia. La Lega è partita dalla secessione per approdare al federalismo, ma conserva ancora atteggiamenti poco consoni a chi occupa ruoli importanti all’interno del Governo nazionale.
Non si può camuffare il proprio sentire. Ogni qual volta c’è da esprimersi su decisioni che tengano il Paese unito, attraverso la coesione sociale o più semplicemente attraverso eventi celebrativi, la natura della Lega viene fuori.
Il Centrodestra è ostaggio di questa realtà, che ha contribuito a rafforzare. A farne le spese sono i cittadini che vivono in tutte quelle regioni in cui la Lega non ha radici, perché troppo lontane dal Nord.