Il 1° Maggio si discuta della mancanza di lavoro

Il 1° Maggio si discuta della mancanza di lavoro

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.

Con disoccupazione e precariato pressanti, la festa del Lavoro assume un’altra connotazione.
Il 1° Maggio si deve discutere di lavoro, cercando e trovando soluzioni che garantiscano un lavoro ed una vita dignitosa a tutti.
L’art. 1 della Costituzione Italiana afferma: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. “
Oggi, questo concetto basilare, deve tornare ad assumere un valore pieno.
Il lavoro deve essere tra le priorità del Governo italiano. Senza lavoro nessun cittadino è libero di vivere la propria vita, né può contribuire alla crescita del Paese.
La crisi economica che stiamo attraversando conferisce al 1° Maggio una valenza tutt’altro che celebrativa……

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
Con disoccupazione e precariato pressanti, la festa del Lavoro assume un’altra connotazione.
Il 1° Maggio si deve discutere di lavoro, cercando e trovando soluzioni che garantiscano un lavoro ed una vita dignitosa a tutti.
L’art. 1 della Costituzione Italiana afferma: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. “
Oggi, questo concetto basilare, deve tornare ad assumere un valore pieno.
Il lavoro deve essere tra le priorità del Governo italiano. Senza lavoro nessun cittadino è libero di vivere la propria vita, né può contribuire alla crescita del Paese.
La crisi economica che stiamo attraversando conferisce al 1° Maggio una valenza tutt’altro che celebrativa.
E’ l’occasione per mettere attorno al tavolo della discussione tutte le sigle sindacali, le associazioni di categoria, le Istituzioni preposte, per avviare un confronto finalizzato ad un percorso, che pianifichi sviluppo e lavoro per tutti.
Vivere il 1° Maggio con cortei e slogan non è più sufficiente. E’ necessario ripartire da una politica attenta alle problematiche del lavoro, che ridia dignità alle persone, che guardi al passato ma anche al presente ed al futuro, combattendo con determinazione le piaghe di disoccupazione, precarietà ed inevitabile sfruttamento.