I giovani sono il futuro dell’Italia, diamo loro ossigeno e faremo respirare il Paese

I giovani sono il futuro dell’Italia, diamo loro ossigeno e faremo respirare il Paese


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
 
L’Italia è un paziente che sta venendo fuori da una brutta influenza. La febbre sta calando, ma resta ancora molto debole. La terapia d’urto era necessaria ed i cittadini lo hanno compreso.
Mi commuove ascoltare i commenti della gente, pronta a fare enormi sacrifici per salvare il Paese, recuperare dignità, credibilità.
Gli anziani, che rappresentano, senza dubbio, la frangia più debole della società, quella  più colpita dalla crisi, stanno mostrando grandissimo senso di responsabilità e non si lamentano. La memoria li riporta indietro nel tempo e non vorrebbero, mai, vedere l’Italia soccombere in una crisi, portatrice di miseria.
Stiamo affrontando nel modo giusto un’emergenza, ma dobbiamo lavorare tutti insieme ad un piano di rinascita…


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
 
L’Italia è un paziente che sta venendo fuori da una brutta influenza. La febbre sta calando, ma resta ancora molto debole. La terapia d’urto era necessaria ed i cittadini lo hanno compreso.
Mi commuove ascoltare i commenti della gente, pronta a fare enormi sacrifici per salvare il Paese, recuperare dignità, credibilità.
Gli anziani, che rappresentano, senza dubbio, la frangia più debole della società, quella  più colpita dalla crisi, stanno mostrando grandissimo senso di responsabilità e non si lamentano. La memoria li riporta indietro nel tempo e non vorrebbero, mai, vedere l’Italia soccombere in una crisi, portatrice di miseria.
Stiamo affrontando nel modo giusto un’emergenza, ma dobbiamo lavorare tutti insieme ad un piano di rinascita.
Il centrosinistra deve restare unito e lavorare con determinazione, affinché, nel prossimo futuro, il Governo ponga in agenda riforme ispirate all’equità sociale, capaci di far ripartire lo sviluppo.
Non è tempo di distinguo, né di lotte sociali di parte. E’ tempo di unità e compattezza.
L’Italia ha bisogno di risanare le sue finanze. Per partire si può chiedere maggiore contribuzione a tutti, ma per proseguire su questa strada, tutti devono essere messi nelle condizioni di poterlo fare.
Bisogna attuare riforme che facciano ripartire l’economia… generare posti di lavoro. Se non si prosegue in questa direzione, si girerà attorno al problema.
Va benissimo tassare i grandi patrimoni e chiedere di più a chi possiede di più, ma questo non porta nulla nelle tasche di chi è disoccupato.
L’Italia non può uscire dalla crisi se non attua una politica del welfare rispondente alle esigenze drammatiche del momento.
E’ importante discutere delle pensioni, ma è indispensabile porre sul tavolo decisionale  precariato e disoccupazione.
I giovani sono il futuro dell’Italia, se diamo loro ossigeno, faremo respirare il Paese.