Ha ancora senso rimanere in Afghanistan?

Ha ancora senso rimanere in Afghanistan?

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
 
 Si continua a morire per una guerra che non è giusto continuare a combattere. Si continua a morire per una missione di pace che porta soltanto dolore.
Ancora un soldato italiano ucciso e altri due feriti, in uno scontro a fuoco nella valle di Bala Murghab, nell’ovest dell’Afghanistan. Sale a 41 il numero dei militari italiani caduti in Afghanistan. Sale a 41 il numero delle famiglie distrutte dal dolore, per un figlio che non farà più ritorno a casa…

Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati.
 
 Si continua a morire per una guerra che non è giusto continuare a combattere. Si continua a morire per una missione di pace che porta soltanto dolore.
Ancora un soldato italiano ucciso e altri due feriti, in uno scontro a fuoco nella valle di Bala Murghab, nell’ovest dell’Afghanistan. Sale a 41 il numero dei militari italiani caduti in Afghanistan. Sale a 41 il numero delle famiglie distrutte dal dolore, per un figlio che non farà più ritorno a casa.
Non è più possibile continuare a sbattere la testa contro un muro che non vuole infrangersi, che non vuole far passare la luce, che non vuole aprire le porte alla speranza.
Ha ancora senso rimanere in Afghanistan?. Ebbene no! E’ assurdo continuare a morire per una guerra che non ci appartiene. L’uso delle armi non è mai giusto e non è mai giustificabile.
L’Italia è un Paese che trova nel cristianesimo la sua radice pacifista.
Non si può continuare a professarsi pacifisti e poi mandare a morire i propri giovani in un Paese straniero, dove il rispetto per la vita umana rasenta il nulla.
La commozione, il cordoglio, non sono più sufficienti. Può essere tollerata una disgrazia, ma 41 sono troppe.
E’ tempo di decidere. E’ tempo di riportare i nostri ragazzi in Patria.