Governo Monti: una nuova stagione di diritti ed opportunità per tutti

Governo Monti: una nuova stagione di diritti ed opportunità per tutti


di Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

‘Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista alle prossime generazioni’.
Mi piace affidare a questa celebre frase di Alcide De Gasperi l’incipit della mia riflessione, in merito al momento storico che stiamo vivendo.
Assistiamo ad un passaggio epocale, contraddistinto dalle dimissioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l’arrivo del Presidente Mario Monti.
La crisi economica e finanziaria ha reso improrogabile una decisione che si trascinava da tempo e che è arrivata come la ‘quiete dopo la tempesta’.
Per tornare a De Gasperi, chi ancora nutre dubbi sul Governo Monti, forse pensa alle future elezioni, non al futuro del Paese. Fortunatamente si tratta di una frangia ridotta.
Noi tutti, politici e cittadini, siamo attori e spettatori di una pagina di vita che ci chiede grande impegno e responsabilità. Non possiamo subirla. Non possiamo ignorarla, come se fosse cosa che non ci appartiene. Dobbiamo contribuire a scriverla, avendo il coraggio di apporci la nostra firma….


di Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati

‘Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista alle prossime generazioni’.
Mi piace affidare a questa celebre frase di Alcide De Gasperi l’incipit della mia riflessione, in merito al momento storico che stiamo vivendo.
Assistiamo ad un passaggio epocale, contraddistinto dalle dimissioni del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l’arrivo del Presidente Mario Monti.
La crisi economica e finanziaria ha reso improrogabile una decisione che si trascinava da tempo e che è arrivata come la ‘quiete dopo la tempesta’.
Per tornare a De Gasperi, chi ancora nutre dubbi sul Governo Monti, forse pensa alle future elezioni, non al futuro del Paese. Fortunatamente si tratta di una frangia ridotta.
Noi tutti, politici e cittadini, siamo attori e spettatori di una pagina di vita che ci chiede grande impegno e responsabilità. Non possiamo subirla. Non possiamo ignorarla, come se fosse cosa che non ci appartiene. Dobbiamo contribuire a scriverla, avendo il coraggio di apporci la nostra firma.
Il Presidente Monti ha parlato della esigenza di un ‘Governo di ‘Impegno Nazionale’. Si tratta di dare all’Italia un Governo capace di rinsaldare le relazioni civili ed istituzionali, fondate sul senso dello Stato. Cosa che è venuta a mancare negli ultimi anni.
L’Europa sta vivendo i giorni più difficili dal secondo dopoguerra, un fallimento dell’eurozona farebbe venir meno la prospettiva di un mondo più equo. Chi immagina come risoluzione alla crisi economica la fine dell’Euro, forse non tiene conto che questo distruggerebbe il mercato unico, riportandoci indietro di cinquant’anni.
L’Italia deve convincere gli investitori che ha imboccato la strada giusta e gradualmente ridurrà il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo. Purtroppo, negli ultimi anni, l’assenza di crescita ha annullato i sacrifici fatti dai cittadini. Va sottolineato, tuttavia, che i sacrifici necessari per ridurre il debito e far ripartire la crescita dovranno essere equi o i cittadini non saranno più disposti a farli.
La crisi che stiamo vivendo non è solo italiana o europea, è internazionale. La crisi ha colpito più duramente i giovani. Nei 15 Paesi che compongono l’Unione europea tra il 2007 ed il 2010 il tasso di disoccupazione nella classe di età tra i 15 e i 24 anni è aumentato di 5 punti percentuali. In Italia di 7,6 punti percentuali.
L’Italia ha diversi problemi da affrontare e lo deve fare attraverso la coesione, non combattendo lotte fratricide. I problemi del Mezzogiorno vanno presi in seria considerazione, va incentivato il lavoro e l’impresa, va favorito lo sviluppo, ma non si può immaginare di vivere di assistenzialismo o impiegare male le proprie risorse.
Anche il settentrione d’Italia ha le sue problematicità che vanno affrontate con attenzione, penso al costo della vita e alla conseguente nascita delle nuove povertà.
Ai cittadini sono chiesti sacrifici ma la politica deve dare chiari segnali di correttezza e responsabilità. Sono necessari ed opportuni interventi per contenere i costi della politica e tutti coloro i quali ricoprono cariche elettive, dovranno agire con sobrietà ed attenzione al contenimento delle spese.
Tanto si è parlato nelle ultime settimane di aggiustamenti in merito al nostro sistema pensionistico. Non si tratta soltanto di tagliare o innalzare l’età pensionabile, come ha giustamente detto il Presidente Monti, il nostro sistema pensionistico è caratterizzato da ampie disparità di trattamento tra diverse generazioni e categorie di lavoratori, nonché da aree ingiustificate di privilegio. Bisogna lavorare su questo, effettuando riforme eque e giuste, tali da essere percepite dai cittadini come provvedimenti ben fatti.
Per riacquistare fiducia nel futuro, dobbiamo riacquistare fiducia nelle Istituzioni. Dobbiamo tornare al rispetto delle regole, combattere l’illegalità, l’evasione fiscale, incentivare gli accertamenti.
Tutto questo per lungo tempo è stato tralasciato, creando problemi al Paese, andando ad incrementare un divario tra ricchi e poveri senza precedenti.
Perché il Paese esca dalla crisi non si può solo ridurre e tagliare. E’ necessario creare sviluppo e lavoro. E’ necessario allontanarsi dall’attuale mercato, dove alcuni sono fin troppo tutelati ed altri totalmente privi di tutele. E’ necessario operare un’azione di contrasto nei confronti del dilagante lavoro sommerso. Non è più differibile l’inclusione piena dell’universo femminile in ogni ambito lavorativo, ma anche sociale e civile del Paese. Così come bisogna porre attenzione alle prospettive dei giovani, valorizzando le loro capacità individuali. L’Italia ha bisogno di investire sui suoi talenti, evitandone l’emigrazione all’estero. E’ necessario, altresì, investire anche sulla formazione dei giovani, mirando all’accrescimento del loro livello di istruzione, per non restare fanalino di coda rispetto agli standard europei.
L’Italia con il Governo Monti volta pagina, offre ai suoi cittadini opportunità esaltanti. Si deve avere il coraggio di coglierle.
Una strategia di rilancio della crescita non può funzionare se non si ha il coraggio di osare, evitando ogni chiusura corporativa.
Se sapremo cogliere insieme questa opportunità con fiducia e responsabilità, allontaneremo lo spauracchio della crisi e costruiremo una nuova stagione di diritti ed opportunità per tutti.