Elezioni regionali: sostituiamo i programmi alle immaginette votive

Elezioni regionali: sostituiamo i programmi alle immaginette votive


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Alle elezioni regionali mancano anni, ma a giudicare dallo spazio che l’argomento occupa sulle colonne dei giornali, sembra che le elezioni si terranno il prossimo mese.
Cominciare a discutere per tempo di programmi è senza dubbio positivo. Limitarsi a citare nomi affiancati da fotografie, propone semplicemente ‘immaginette votive’.
Ai cittadini non vengono date notizie, illustrati programmi, proposte idee, su come la politica  intende lavorare per far decollare lo sviluppo in Puglia.
Ai cittadini vengono proposte pagine da vedere, più che da leggere, con l’immagine di questo o quel candidato, la cui popolarità sale o scende a seconda delle vicende politico/giudiziarie che lo riguardano. La colpa non è della stampa, ma della politica. Proseguire su questa strada fino al 2014 o forse più, può servire a fare del gossip, ma non costruisce alleanze solide, su cui edificare il futuro della nostra regione…


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Alle elezioni regionali mancano anni, ma a giudicare dallo spazio che l’argomento occupa sulle colonne dei giornali, sembra che le elezioni si terranno il prossimo mese.
Cominciare a discutere per tempo di programmi è senza dubbio positivo. Limitarsi a citare nomi affiancati da fotografie, propone semplicemente ‘immaginette votive’.
Ai cittadini non vengono date notizie, illustrati programmi, proposte idee, su come la politica  intende lavorare per far decollare lo sviluppo in Puglia.
Ai cittadini vengono proposte pagine da vedere, più che da leggere, con l’immagine di questo o quel candidato, la cui popolarità sale o scende a seconda delle vicende politico/giudiziarie che lo riguardano. La colpa non è della stampa, ma della politica.
Proseguire su questa strada fino al 2014 o forse più, può servire a fare del gossip, ma non costruisce alleanze solide, su cui edificare il futuro della nostra regione.
Il ‘totocandidati’ che sta imperversando negli ultimi giorni, è strettamente legato alla possibilità che il Presidente della Regione Vendola opti, il prossimo anno, per le ‘politiche’.
L’errore che si sta commettendo è quello di proporre nomi e null’altro.
La politica costruita attorno al ‘lederismo’ ha mostrato tutta la sua fragilità. Basta con i nomi, basta con il ‘totocandidati’. La Regione Puglia non ha bisogno né di ‘immaginette votive’ né di una ‘guida spirituale’. La Regione Puglia ha la necessità di poter contare su una squadra di governo forte, coesa, larga. Capace di intercettare le necessità dei cittadini, capace di erogare servizi, capace di investire nel futuro, capace di creare le condizioni per generare lavoro, sviluppo.
Il Partito Democratico non si lasci coinvolgere dal gossip e non punti il ‘dito contro’ prima ancora che la giustizia abbia fatto chiarezza.
Il Partito Democratico torni a parlare di programmi, si confronti con tutte le forze che compongono il centrosinistra e getti le basi per un solido futuro, lasciando che ‘la politica’ e non ‘il leaderismo’ guidi la strada verso le elezioni regionali.
I partiti stabiliscano delle regole chiare, precise, attorno alle quali discutere e poi trovare un’intesa.
Si stabiliscano regole attorno alle quali costruire alleanze, che trovano condivisione nella sostanza più che nel principio.
E si riporti l’agire politico incentrato sulla correttezza dei comportamenti. I cittadini possono accettare tutto ma non la mancanza di ‘etica’ da parte di chi li rappresenta nelle sedi istituzionali.
La politica torni ad essere vissuta come servizio per la collettività e non come mezzo per il raggiungimento di obiettivi personali.