DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PRODUZIONE E VENDITA DEL PANE

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PRODUZIONE E VENDITA DEL PANE

 La proposta di legge approvata dalla Camera dei deputati il 6 dicembre 2017 fornisce una risposta normativa ad alcune problematiche particolarmente sentite nel settore della produzione e della commercializzazione del pane relative in particolare ad una regolamentazione chiara di cosa debba intendersi per pane fresco rispetto al pane conservato, introducendo più nel dettaglio disposizioni in materia di produzione e di vendita del pane al fine di garantire il diritto all’informazione dei consumatori e di valorizzare il pane fresco. Il pane fresco italiano, quale frutto del lavoro e dell’insieme delle competenze, delle conoscenze, delle pratiche e delle tradizioni, costituisce un patrimonio culturale nazionale da tutelare e valorizzare negli aspetti di sostenibilità sociale, economica, produttiva, ambientale e culturale. Come ha dichiarato il relatore Francesco Prina (PD), «questo provvedimento si occupa di rilanciare, valorizzandolo, il settore del pane fresco artigianale, restituendo competitività ad un comparto di estrema importanza per l’economia del Paese, quello della panificazione artigianale italiana, tutelando la tipicità e la specificità del pane artigianale italiano, un patrimonio inestimabile che conta circa 200 specialità, di cui 95 già iscritte nell’elenco del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Si tratta di un settore del valore di 7 miliardi di euro, con 400.000 addetti, operanti in 25.000 imprese, in gran parte di dimensioni familiari, che sfornano in media 100 chilogrammi di pane al giorno, ciascuna».. 
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