Dipendenza dal gioco: il Paese non fa nulla, ma senza soldi meglio evitare

Dipendenza dal gioco: il Paese non fa nulla, ma senza soldi meglio evitare


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
In tempo di crisi sarebbe auspicabile che gli italiani agissero con oculatezza, risparmiando e mettendo da parte qualche soldino per i giorni ‘bui’.
Alcuni commettono l‘errore di immaginare che una vincita al gioco può risolvere i problemi. Niente di più falso. Sbagliato spendere al gioco i pochi soldi che si hanno. Meglio evitare, soprattutto quando le condizioni economiche sono precarie.
La dipendenza da gioco è una condizione patologica da curare, motivo per cui molto poco possono fare gli altri, se chi ne è affetto non riconosce il proprio stato di dipendenza.
La pubblicità invita a tentare la dea bendata, ma non per questo bisogna lasciarsi coinvolgere dal gioco, che può cambiare la propria vita in senso positivo e in senso negativo…
 


Nota dell’on. Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
In tempo di crisi sarebbe auspicabile che gli italiani agissero con oculatezza, risparmiando e mettendo da parte qualche soldino per i giorni ‘bui’.
Alcuni commettono l‘errore di immaginare che una vincita al gioco può risolvere i problemi. Niente di più falso. Sbagliato spendere al gioco i pochi soldi che si hanno. Meglio evitare, soprattutto quando le condizioni economiche sono precarie.
La dipendenza da gioco è una condizione patologica da curare, motivo per cui molto poco possono fare gli altri, se chi ne è affetto non riconosce il proprio stato di dipendenza.
La pubblicità invita a tentare la dea bendata, ma non per questo bisogna lasciarsi coinvolgere dal gioco, che può cambiare la propria vita in senso positivo e in senso negativo.
Ma il nostro Paese cosa fa per tutelare le persone che dal ludico passano al patologico?
Non fa nulla. Questo, tuttavia, non deve essere un alibi.
Ognuno è artefice del suo destino e deve indirizzare la vita nella via giusta. Meglio investire il proprio tempo nello studio e nel lavoro. Attraverso le proprie capacità professionali, imprenditoriali ed intellettuali si può perseguire il bene individuale e collettivo.
La dipendenza da gioco, come tutte le dipendenze annebbia la mente ed annulla la propria capacità di discernimento, inficiando l’uomo nella sua dignità di persona.
Dalle audizioni tenutesi in Commissione Affari Sociali della Camera il quadro venuto fuori, in merito alla dipendenza dal gioco è devastante, per gli effetti negativi che esso produce sui singoli e sulla collettività.
Lo Stato non può fare pubblicità al gioco, dal quale deriva un guadagno effimero ed un danno sociale frutto della crescente ludopatia, che richiede cure e determina costi.