Decreto Milleproroghe 2016

Decreto Milleproroghe 2016

 

 Il decreto-legge denominato comunemente “milleproroghe” è un provvedimento che il Governo adotta con cadenza semestrale o annuale ormai dal 2001, al fine di disporre la proroga di termini previsti da disposizioni legislative. Approvata il 10 febbraio 2016 alla Camera dei deputati, con voto di fiducia posto dal Governo sul testo approvato dalla Commissione, la legge di conversione passa ora al Senato della Repubblica per l’approvazione definitiva. Come sottolineato da Daniela Gasparini (PD), relatrice per la Commissione Affari Costituzionali, «il nickname del decreto noto come “milleproroghe” porta con sé l’idea di ritardi nell’attuazione di leggi e della non omogeneità dei temi che vengono affrontati. In realtà, il titolo di questo provvedimento, nello specifico “proroga di termini previsti da disposizioni legislative” è più configurabile come un’ovvia necessità di fare manutenzione alle leggi che nella fase di attuazione richiedono aggiustamenti per raggiungere più efficacemente gli obiettivi previsti. Non va dimenticato che le leggi vengono attuate con il concorso di Regioni e Comuni e non sempre tutte le Regioni e i Comuni italiani viaggiano alla stessa velocità o hanno le stesse opportunità. In effetti, le proroghe non sono 1000, ma 105 e più di un terzo sono direttamente ascrivibili all’esigenza di fare manutenzione alle leggi». Ovviamente resta sempre l’auspicio, formulato da Francesco Laforgia (PD), relatore per la Commissione Bilancio, che il processo legislativo si evolva nel senso di permettere, in futuro, di limitare il più possibile il ricorso a tali misure, attraverso modifiche strutturali e tecniche che rendano superflui tali interventi di regolazione successiva. Tra gli aspetti più rilevanti delle norme prorogate si segnala: la proroga dei contratti a tempo determinato per i precari delle Province, la proroga della disapplicazione del contributo di licenziamento per alcuni settori e l’incremento dell’importo dei contratti di solidarietà riferiti a particolari situazioni. Di rilievo anche l’obbligo per i partiti e i movimenti politici di trasmettere il rendiconto e i relativi allegati unitamente al giudizio espresso dalla società di revisione sul rendiconto e il verbale di approvazione dello stesso con la previsione di una sanzione cospicua per chi non vi ottemperi….

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