Congresso regionale PD. La lista “Democratici”: prevalga il buon senso

Congresso regionale PD. La lista “Democratici”: prevalga il buon senso

Nota dell’on. Gero Grassi
 
L’area pugliese PD che nel Congresso si è identificata nella mozione Franceschini, non ha ancora una propria rappresentanza all’interno del Partito. Per il candidato alla segreteria Guglielmo Minervini i “conti non tornano”, si rende quindi necessaria una presa di coscienza, che si comprende, non sempre è cosa facile.
“Guglielmo Minervini è stato il nostro candidato segretario, a sostenerlo vi erano più liste: “Democratici” e “Rifacciamo la politica”. E’ giusto tenere conto dei risultati, non per pura analisi matematica, che non appartiene alla mia concezione politica, ma per premiare gli elettori che hanno, evidentemente, dato la loro preferenza alla lista “Democratici”.
Ad affermarlo in una nota è il parlamentare pugliese on. Gero Grassi
 

Nota dell’on. Gero Grassi
 
L’area pugliese PD che nel Congresso si è identificata nella mozione Franceschini, non ha ancora una propria rappresentanza all’interno del Partito. Per il candidato alla segreteria Guglielmo Minervini i “conti non tornano”, si rende quindi necessaria una presa di coscienza, che si comprende, non sempre è cosa facile.
“Guglielmo Minervini è stato il nostro candidato segretario, a sostenerlo vi erano più liste: “Democratici” e “Rifacciamo la politica”. E’ giusto tenere conto dei risultati, non per pura analisi matematica, che non appartiene alla mia concezione politica, ma per premiare gli elettori che hanno, evidentemente, dato la loro preferenza alla lista “Democratici”.
Ad affermarlo in una nota è il parlamentare pugliese on. Gero Grassi
“Se la lista “Democratici” ha eletto 17 delegati e la lista di Minervini ne ha eletti 7, credo sia giusto tenere conto dell’opinione espressa dalla lista che ha raccolto maggior consenso. Non dico questo per creare conflittualità, semplicemente perché bisogna far emergere il buon senso.”
“Se sul territorio esiste una associazione sportiva, ma si decide di fondarne un’altra, certi di raccogliere maggiori iscrizioni, si deve avere anche l’onestà intellettuale di valutare il risultato e prendere atto di come i cittadini hanno risposto.”
“Irrigidirsi su posizioni proprie, ignorando il voto espresso dalla maggioranza dei cittadini che hanno partecipato al congresso del Partito, non porta da nessuna parte. La democrazia è fondata su un principio fondamentale che dirime ogni controversia: al confronto sereno segue una decisione che deve dare concretezza al progetto e prevale l’opinione che raccoglie maggior consenso”.