Congresso PD

Congresso PD

Congresso PD
Una festa di democrazia per l’on. Gero Grassi coordinatore regionale della mozione Franceschini
 
“Il PD ha avviato il Congresso che si basa sullo Statuto, approvato unanimemente, che prevede la elezione del segretario nazionale con il voto di tutti i cittadini, non solo degli iscritti. Il Congresso è il luogo dove, attraverso un lungo percorso di democrazia, che parte dal basso, diverse persone e diverse opinioni si confrontano per arricchire la proposta del Partito.
Dario Franceschini, Pierluigi Bersani e Ignazio Marino sono persone troppo intelligenti per non sapere che il Congresso va gestito come una festa di democrazia e non come aspra contesa e conta personale.
Vogliamo un PD nel quale diverse culture riformiste, siano in grado di mescolarsi e di elaborare una proposta politica seria”.  
Con queste parole l’on. Gero Grassi coordinatore regionale della mozione Franceschini espone la sua idea di Congresso, per molti ormai inteso solo come incoronazione del leader, soprattutto per quanti si sono lasciati abbagliare dal “belrusconismo” imperante nel panorama politico attuale..
La classe dirigente saggia del PD sa benissimo che all’indomani del 25 ottobre ci si ritroverà tutti attorno ad un tavolo e chi sarà “incoronato vincitore” avrà l’arduo compito di dover  interpretare e rappresentare tutte le “anime” che compongono il PD, facendo sentire tutti a casa e partecipi di un progetto che trova la sua forza nel sostegno reciproco.
Se questo percorso verrà fatto attraverso una sana competizione ed un percorso assolutamente democratico il PD dimostrerà a se stesso e agli italiani che non ha padroni.
 
 
 
Bari 7/090/2009
 
 
 
  

Congresso PD
Una festa di democrazia per l’on. Gero Grassi coordinatore regionale della mozione Franceschini
 
“Il PD ha avviato il Congresso che si basa sullo Statuto, approvato unanimemente, che prevede la elezione del segretario nazionale con il voto di tutti i cittadini, non solo degli iscritti. Il Congresso è il luogo dove, attraverso un lungo percorso di democrazia, che parte dal basso, diverse persone e diverse opinioni si confrontano per arricchire la proposta del Partito.
Dario Franceschini, Pierluigi Bersani e Ignazio Marino sono persone troppo intelligenti per non sapere che il Congresso va gestito come una festa di democrazia e non come aspra contesa e conta personale.
Vogliamo un PD nel quale diverse culture riformiste, siano in grado di mescolarsi e di elaborare una proposta politica seria”.  
Con queste parole l’on. Gero Grassi coordinatore regionale della mozione Franceschini espone la sua idea di Congresso, per molti ormai inteso solo come incoronazione del leader, soprattutto per quanti si sono lasciati abbagliare dal “belrusconismo” imperante nel panorama politico attuale..
La classe dirigente saggia del PD sa benissimo che all’indomani del 25 ottobre ci si ritroverà tutti attorno ad un tavolo e chi sarà “incoronato vincitore” avrà l’arduo compito di dover  interpretare e rappresentare tutte le “anime” che compongono il PD, facendo sentire tutti a casa e partecipi di un progetto che trova la sua forza nel sostegno reciproco.
Se questo percorso verrà fatto attraverso una sana competizione ed un percorso assolutamente democratico il PD dimostrerà a se stesso e agli italiani che non ha padroni.
 
 
 
Bari 7/090/2009