Con il nostro “Movimento” lavoriamo per il PD che vogliamo e che abbiamo fondato

Con il nostro “Movimento” lavoriamo per il PD che vogliamo e che abbiamo fondato

Per sgomberare il campo da falsi storici, chiarisco subito che sono sempre stato “moroteo” e non diventerò oggi “veltroniano”, pur avendo per Walter grande rispetto.Essere moretei significa: capacità di cogliere i segni del tempo in cui si vive, disponibilità a mettersi in discussione, grande capacità di mediazione ed intuizione.Forse proprio in virtù di questo, sono stato tra i Parlamentari che hanno promosso il Movimento riconducibile anche a Walter Veltroni, Giuseppe Fioroni e Paolo Gentiloni, che in questi giorni sta scuotendo il PD e che nelle prossime ore vedrà aderire anche altri amici.Che una scarica elettrica servisse al Partito lo dicevamo da tanto. Nessuno aveva il coraggio di prendere una decisione forte, per destare dal torpore il PD.
 
 
 

Per sgomberare il campo da falsi storici, chiarisco subito che sono sempre stato “moroteo” e non diventerò oggi “veltroniano”, pur avendo per Walter grande rispetto.Essere moretei significa: capacità di cogliere i segni del tempo in cui si vive, disponibilità a mettersi in discussione, grande capacità di mediazione ed intuizione.Forse proprio in virtù di questo, sono stato tra i Parlamentari che hanno promosso il Movimento riconducibile anche a Walter Veltroni, Giuseppe Fioroni e Paolo Gentiloni, che in questi giorni sta scuotendo il PD e che nelle prossime ore vedrà aderire anche altri amici.Che una scarica elettrica servisse al Partito lo dicevamo da tanto. Nessuno aveva il coraggio di prendere una decisione forte, per destare dal torpore il PD.
Ebbene, noi abbiamo agito in tale direzione, con la consapevolezza di fare bene al Partito e di promuoverne la crescita in termini di consenso.
Non vogliamo scissioni. Non vogliamo contestare o contrastare il Segretario Pierluigi Bersani, eletto dalle primarie, che riconosciamo come nostra guida,. Vogliamo creare un Movimento che dia una spinta propulsiva al PD, che crei discussione, unica via per uscire dall’appiattimento che pian piano si è venuto a determinare.
Nessuno immagini che lasceremo il PD. La scossa la daremo ma senza “corrente”. Vogliamo dar vita ad un Movimento che persegua il rafforzamento del Partito Democratico attraverso il pluralismo.
Quando il PD è nato, aveva tra i principi ispiratori: apertura, partecipazione, pluralità di espressione da salvaguardare. Guardava alle culture diverse come ad una ricchezza da valorizzare.
Che cosa ne è stato di quei principi ispiratori? E’ normale che nel tempo qualcosa cambi, qualcos’altro si aggiunga. Ma, non è poi così normale che strada facendo si perda più di qualcosa e non si aggiunga nulla.
Il PD non può andare verso la socialdemocrazia europea. Il PD non può richiedere l’abiura a quanti non provengono dai DS.
Noi sentiamo forte il dovere di intervenire prima che sia troppo tardi. Non si può restare inermi dinanzi ad una situazione che porta il Partito a scemare consenso ogni giorno di più, a fronte della crisi totale del berlusconismo. Bisogna aprire porte e finestre per far entrare la luce e se per farlo dobbiamo noi aprire un varco, la fatica non ci sgomenta, ci armeremo di tanta buona volontà e quel varco lo apriremo.
Il Partito non può risolvere i suoi problemi restando chiuso. Il Partito ha necessità di entrare in sintonia con il mondo che gira a velocità ultrasonica e per farlo deve entrare in empatia con la società civile, il mondo imprenditoriale, la collettività tutta.
Si tratta di rimboccarsi le maniche e lavorare in ogni paesino, comune, territorio, regione, per conoscere i problemi e trovare soluzioni che diano ai cittadini più lavoro, più sicurezza, più serenità, più fiducia nel futuro. Pensiamo a quello che stanno patendo oggi i precari del mondo della scuola, della sanità, i pensionati, gli operai in cassa integrazione, solo per fare alcuni esempi.
La crisi di Governo è sotto gli occhi di tutti e mai è stato più urgente trovare soluzioni capaci di far ripartire la politica attiva in Italia.
Qualcuno afferma che nei periodi di crisi bisogna stringersi tutti attorno ad un’idea e sorreggerla compatti. Io credo invece che per combattere la crisi non basta affidarsi ad un’idea, ad un progetto o ad una persona. Serve il contributo di tutti. Serve la collaborazione di tanti. E’ necessaria la partecipazione di quanti più amici possibili. Per questo mi sgomenta la reazione “violenta” di alcuni amici dell’ex Margherita.
Il Movimento che ho promosso, insieme ad altri Parlamentari, è mosso da grande ambizione. Lo ammetto. Ma, quale conquista sociale è possibile se non si parte da un sogno?
Il nostro sogno è quello di creare uno spazio di discussione, di aggregazione e di confronto che non abbia chiusure e steccati, in cui tutti si sentano liberi di portare il proprio contributo per far crescere il PD.
Partiamo da direzioni diverse, ma vogliamo raggiungere tutti la stessa meta. E’ questo che ci tiene insieme ed è questo che ci porterà lontano.
In questi giorni non si parla che di primarie, di candidati prestabiliti. Perché precludersi la strada? Perchè pensare sempre e solo agli stessi uomini da candidare? Quale apertura offre al Partito questo tipo di impostazione?
Allargare il consenso significa anche allargare la partecipazione. E non si può immaginare che la porta sia aperta per l’accoglienza, ma a rivestire ruoli rappresentativi debbano essere sempre e soltanto gli stessi. Questa è una falsa apertura ed oserei dire una falsa partecipazione democratica.
Il Movimento è aperto a tutti. Mi auguro che presto anche gli amici Dario Franceschini, Franco Marini e Pierluigi Castagnetti decidano di dare il loro contributo. La loro storia ne dovrebbe indurre la firma.
Sono certo che ne condividano le motivazioni di base e soprattutto l’obiettivo futuro. Così come affermo che il Documento da noi firmato contiene la base programmatica che utilizzò Dario Franceschini per la candidatura a Segretario del PD.
Il PD è un grande partito, è una grande intuizione, ma ha deviato la rotta negli ultimi tempi. Con il nostro Movimento lavoreremo per riprendere la rotta giusta e far sentire tutti a casa, nessuno escluso, perché insieme si può e credo si debba.