CITTA’ DOMANI – Ricordando Peppino Colasanto

CITTA’ DOMANI – Ricordando Peppino Colasanto

  

Quanti sono a conoscenza che la città di Terlizzi, prima di Nichi Vendola ha avuto tra i presidenti della Regione Puglia anche il terlizzese dott. Giuseppe Colasanto, zio materno dell’on. Cero Grassi? Bene ha fatto il nostro deputato a ricordarci che il 14 agosto ricorre il ventennale della scomparsa
dell’illustre Figlio della nostra terra, che ha espresso il suo impegno professionale (insegnante, dirigente e ispettore scolastico) e politico-amministrativo (consigliere comunale, sindaco, assessore) prevalentemente nella città di Andria negli anni 80-90. Per una lettura più completa della sua biografia è opportuno leggere la nota pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 10 agosto dall’amico Gero Grassi. In un tempo in cui si parla tanto di politica in termini dispregiativi, sarebbe oltremodo opportuno ricordare Figure che, all’insegna degli insegnamenti del comune maestro Aldo Moro, hanno dato, anziché prendere dalla politica.
Chi era Giuseppe Colasanto ? Sono certo che se rivolgessi questa domanda per strada, a scuola, al mondo dell’associazionismo, tantissimi sarebbero i giovani che accompagnerebbero ad uno sguardo perso nel vuoto, risposte approssimative o più semplicemente silenzio assoluto. Purtroppo è così. Oggi si corre sempre più frettolosamente verso obiettivi da raggiungere, pretendendo di costruire il futuro senza fondamenta. Un atteggiamento che può appagare istantaneamente, ma che certamente non avrà radici tali da resistere nel tempo. Per questo motivo è importante scavare nel proprio passato e fare tesoro delle esperienze vissute da tutti quegli uomini che hanno lasciato una traccia nella storia.
In una fase di logoramento delle istituzioni, di crisi politica, di disorientamento giovanile, di mancanza di veri maestri, di assenza di modelli e di lezioni che sollecitino ad accostarsi alla politica, ricordare uomini come Aldo Moro e i suoi fedeli amici come Renato Dell’Andro e Peppino Colasanto, sempre estranei ai giochi di potere fine o se stesso, all’attivismo dispersivo e senza prospettiva, ad azioni di partito statiche e settarie, vuol dire anche avvertire il bisogno di ispirare il proprio impegno Culturale, civile e politico a delle guide morali e politiche che si proponevano come esempio di rettitudine, di razionalità, di disponibilità paziente al dialogo e al confronto, di ricerca di soluzioni unitarie ai problemi, di visioni lungimiranti, di strategie operative coerenti. Nel difficile momento politico e Finanziario che la comunità internazionale, nazionale, regionale e locale sta attraversando con conseguenze non ancora del tutto prevedibili sul Futuro dei paesi e dei cittadini, è urgente uscire dalla mediocrità, dalla superficialità, dalla provvisorietà, dall’equivoco. E’ urgente decidersi, impegnarsi, scegliere i protagonisti che siano capaci di coinvolgere al massimo possibile i cittadini seri e onesti come lo fu Giuseppe Colasanto.
Noi del Centro Studi Politici “A. Moro” non ci pentiamo di aver fatto le nostre scelte politiche nella direzione prima di Giuseppe Colasanto e poi di Nichi Vendola e Cero Grassi con i quali abbiamo sempre condiviso, tra le altre cose, l’obiettivo di offrire ai cittadini pugliesi una libertà ed un’autentica partecipazione.
Noi cattolici democratici, noi che c’ispiriamo all’esperienza culturale e politica di Aldo Moro non possiamo rimanere inerti, silenti, meri osservatori dello sfilacciamento della comunità nazionale e regionale. Nel ricordare che la politica è soprattutto informazione, consapevolezza, responsabilità, confronto, scelta, decisione, partecipazione, impegno e dovere, ci auguriamo che nelle rispettive sedi istituzionali Figure di così alto spessore umano e politico siano degnamente ricordate a chi non ha avuto la nostra fortuna di conoscerle e di condividere tante battaglie per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini pugliesi e terlizzesi.
Terlizzi, con il contributo dei nostri rappresentanti al parlamento, alla Regione e al Comune deve essere città competitiva con una classe politica che assuma atti e comportamenti all’altezza della situazione e con cittadini che, nella diversità dei ruoli, dicano no alla logica dei piagnistei, delle sterili polemiche, delle inutili gelosie e contrappongano a questi elementi negativi la consapevolezza che insieme possiamo trasformare la nostra Terlizzi in una città aperta, di pace, di grande sviluppo, di cultura.
Il presidente del Centro Studi ‘A.Moro” Vito De Leo