CITTA’ DOMANI – La ferocia del Regime

CITTA’ DOMANI – La ferocia del Regime

A margine della presentazione del volume “Da Terlizzi a Ventotene”
La ferocia del Regime
 
Terlizzi, il 21 del mese di Ottobre c.a., è tornata, come sempre, ad essere attenta e sensibile alle tematiche della storia della Resistenza al Nazifascismo, offrendo una serata dedicata alla memoria storica del paese, e agli uomini che hanno contribuito a scriverla, grazie alla presentazione di un lavoro Storico-Culturale eccellente. Da Terlizzi a Ventotene, isola di confino, edito da Ed Insieme, di grande valore umano, presentata in una splendida cornice, quella della Pinacoteca De Napoli. lino scrigno prezioso di Storia e di Arte, con una affluenza di pubblica nutrito allento e plaudente. la pregevolezza del lavoro degli autori, Gero Grassi e Renato Brucoli, cittadini insigni terlizzesi, è stato il risultato della certosina pazienza e dell’amore per la storia della resistenza al nazifascismo che Terlizzi ha saputo esprimere durante quel periodo buio e tragico del quale la nostra memoria spesso tende a rimuoverne il ricordo.
Gli autori, non nuovi a queste fatiche, si sono superati, per maestria meticolosità e dedizione nello studio, nella ricerca dei documenti custoditi nell’Archivio di Stato, che descrivono i tratti dei
personaggi ai quali l’opera è ispirata.
Uno straordinaria coppia di talenti letterari complementari, che hanno con la loro narrazione appassionata creato una attenzione una tensione emotiva e un’atmosfera di suggestione che ha com-
mosso molti ha informato i giovani, increduli di tanta Ferocia espressa dal regime, ed ha ispolverato negli anziani cocenti ricordi impossibili da rimuovere.
Ospiti d’onore la dottoressa Eugenia Vantaggiato Direttrice dell’Archivio di Stato di Bari e il Presidente delta Regione Puglia Nichi Vendola, che con il suo intervento appassionato e
puntuale, ha impreziosito il dibattito, condito anche da ricordi personali, sempre sensibile, attento ed orgoglioso della traccia che il suo paese ha lasciato nella storia, scritta con il sacrificio ed
il dolore delle sue figure più nobili.
La presentazione dell’opera, esposta con trasporto dagli autori, ha affascinato prima e commosso in seguito il folto pubblico, colto ed attento, accorso per l’occasione anche dai paesi limitrofi.
Le figure dei personaggi narrati nel libro, Gaetano Vallarelli, il fondatore del gruppo
dei Resistenti, Pasquale Gesmundo, Michele Dello Russo, Antonio Leovino, Michele De Palo tratte, dai documenti dell’ archivio di Stato, descritti come delinquenti, sovversivi e pericolosi per l’ordine costituito, venivano rivalutate e nobilitate, dalle testimonianze storiche dei loro comportamenti nella vita quotidiana, e da racconti di quanti li conobbero e li stimarono, e li amarono soprattutto attraverso il commosso racconto dei parenti, i quali fra le lacrime hanno. narravano gli eventi dolorosi delle prigioni, delle angherie alle quali vennero sottoposti questi eroi: fino alla privazione della liberta e tradotti in posti infami di Confino dove c’era un “elenco” di cose che non si potevano Fare e di cose che si dovevano fare, Il tutto intervallato da interrogatori, purghe, violenze fisiche e psichiche feroci.
La commozione in sala è stata palpabile, e si coglieva nel silenzio rispettoso del pubblico e negli applausi scroscianti che seguivano gli interventi.
In tutti gli ospiti, a fine serata, credo sia rimasta addosso una vena di malinconia, per le tragedie
umane e sociali di quel periodo storico narrato dagli eventi, ma anche  l’orgoglio di aver capito che
quegli avvenimenti hanno significato mutamenti storici e sociali di grandissima rilevanza.
Come il libro racconta, ad esempio, incontri celebri, in una notissima Cantina Terlizzese, fra Giuseppe Di Vittorio e don Luigi Sturzo, che in quel luogo, dopo aver mangiato la “carne
Arrostita” e bevuto il vino nostrano hanno gettato il seme dal quale è poi nato il progetto della Riforma agraria.
La Storia è nata anche a Terlizzi, e di questo, alla fine della serata eravamo tutti orgogliosi
 
Franco Vallarelli