CITTA’ DOMANI – Grassi: Il Privilegio di dire la verità: la paga del Deputato

CITTA’ DOMANI – Grassi: Il Privilegio di dire la verità: la paga del Deputato

di Gero Grassi – Vicepresidente Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati
 
Ho letto, come ogni mese, il giornale cittadino Città Domani. Mi ha colpito un articolo intitolato ‘Privilegi e riforme impopolari’, a firma del Preside Giovanni Parisi.
Per dovere di chiarezza, verso chi legge, ritengo di intervenire.
Chi firma l’articolo è Preside. La cosa mi ha colpito non poco. La scuola ha il compito di formare i giovani, impartendo loro nozioni ed informazioni obiettive. Nessuno mai, dedito all’insegnamento, dovrebbe lasciarsi trasportare dall’emozione del momento o da tendenze politiche di parte. La scuola è il luogo dove si insegna ai ragazzi a discernere il vero dal falso. L’articolo in oggetto contiene moltissime inesattezze, frutto di un’informazione errata, falsa e tendenziosa. Mi preme sottolineare questo, non per assumere il ruolo di avvocato difensore, che non mi appartiene, ma per ristabilire la ‘giustezza’ delle informazioni e riparare a torti ed accuse gratuite.
Probabilmente non tutti i politici lavorano coscienziosamente, è vero, ma questo accade in ogni ambito, in ogni settore lavorativo, e soprattutto non giustifica accuse infondate, lanciate a raffica verso tutti.
Un Preside che si lascia trasportare dal turbine del momento e non si pone come baluardo della verità, andandosi a ricercare le informazioni alla fonte, mi lascia stranito. Basta consultare il sito della Camera: www.camera.it. Per il bene della scuola sono certo che la stessa fretta ed approssimazione di giudizio, non ha connotato il suo rapporto con insegnanti ed alunni.
Prima di giudicare e condannare è sempre bene informarsi e valutare con attenzione. La storia è piena di casi di persone la cui dignità è stata infangata da menzogne e dicerie. Ma, entriamo nel merito della questione. Il Preside Parisi dichiara nell’articolo che all’inizio dell’estate, Deputati e Senatori all’unanimità si sono aumentati lo stipendio di 1.137 euro. E’ falso! Dal 2006 lo stipendio è stato ridotto del 23%. Poi aggiunge che possono godere di alcuni privilegi quali: tessera cinema, tessera teatro, autobus e metropolitana, francobolli, piscine e palestre, arredo di stato, ambasciate, cliniche, assicurazioni ed infortuni, assicurazione morte, auto blu con autista e ristorante gratis. Mi piacerebbe sapere su quale libro il Preside Parisi ha letto questa ‘favoletta’. Forse è meglio tornare alle favole di Esopo e di Fedro, che hanno una morale ancorata alla realtà e che hanno formato intere generazioni, insegnando il rispetto per gli altri. Sono tutte falsità.
Per essere concreto e non fare pura filosofia, ho stilato un elenco dal quale evincere costi e ricavi reali di un Deputato. Lo allego nella speranza di avere almeno ‘il privilegio di poter dire la verità’ e scongiurare la caccia alle streghe, visto che il medioevo è passato da un pezzo!
 
La paga del Deputato è di Euro 3.381,71
Nel 2006 la Camera dei Deputati ha applicato una riduzione del 10% rispetto all’indennità dei Parlamentari, riduzione non applicata, invece, per i Magistrati con funzioni di Presidente di Sezione della Corte di Cassazione cui è collegato il calcolo della indennità dei Parlamentari.
Dal 2007 e sino al 2013 per i Parlamentari sono stati bloccati tutti gli aumenti relativi all’adeguamento della retribuzione previsti, invece, per il trattamento economico dei magistrati.
Ogni Deputato, dipendente, da quando è eletto alla Camera dei Deputati non percepisce più lo stipendio dall’Ente di appartenenza.
 
INTROITI
Lo Stipendio dei Parlamentari consiste in una retribuzione mensile di 4.995,34 euro da cui vanno detratte 200,00 euro mensili per le addizionali regionali e comunali che variano in base alle residenza del Deputato. L’indennità si riduce a 4.795,34.
Allo stipendio vanno aggiunte due voci, impropriamente considerate stipendio. Le due voci sono:
a)      Diaria o rimborso spese di soggiorno a Roma pari ad euro 3.503,11 dalle quali sono detratte le somme per ogni giornata di assenza del Deputato, pari a 206,58, cui vanno sommate 500,00 euro di decurtazione mensile per le assenze dalla Commissione.
b)      Rimborso per spese inerenti il rapporto tra eletto ed elettori, pari ad euro 3.690,00.
Sommando le tre voci si ha un totale di euro 11.988,45 alle quali va aggiunto un rimborso telefonico mensile di euro 258,26 e spese di trasporto dall’abitazione del Deputato all’aeroporto e dall’aeroporto alla Camera di euro mensili 1.178,00. Il totale generale è di euro 13.414,71.
 
SPESE
Facciamo l’analisi dei costi e specifichiamo, che nel caso di specie, ogni voce può essere giustificata da documentazione probatoria:
a)      Spese per la candidatura versate al Partito Democratico con bonifico: 833,00 euro mensili per 5 anni.
b)      Spese per le elezioni del 2008 come da documentazione pubblicata. Sono diverse da Deputato a Deputato. Nel caso mio il totale delle spese per legislatura di cinque anni è: euro mensili 50,00;
c)      Versamento al Partito Democratico con bonifico: euro mensili1.500,00;
d)     Versamento annuale Regione Puglia oneri previdenziali e contributivi con bonifico: euro mensili 250,00;
e)      Versamento mensile con bonifico per abitazione arredata di mq. 40 a Roma con spese condominiali, luce, acqua, fogna, pulizia: euro mensili 1.800,00;
f)       Spese per pranzi e cene a Roma: euro mensili 400,00;
g)     Spese Personale e Studio Bari (Fitto, Condominio, Enel, Nettezza Urbana, Pulizia, Manutenzione ordinaria, Fotocopiatrice, Riscaldamento, Rata acquisto mobili, Sito internet) euro mensili 4.200,00;
h)      Spese per attività politica: euro mensili 400,00;
i)        Spese di trasporto e telefoniche: euro mensili 600,00
 
RAPPORTO INTROITI – SPESE
Totale Introiti   13.414,71
Totale Spese               10.033,00
Resto mensile    3.381,71